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Agricoltura
07 Febbraio 2025 - 09:49
Mimose in fiore prematuramente in Puglia
BARI - La Puglia è alle prese con una "finta primavera" nel bel mezzo dell'inverno. Le temperature miti, ben al di sopra della media stagionale, hanno mandato in tilt la natura, con mandorli precocemente imbiancati dai fiori e mimose rigogliose, pronte per la raccolta già da gennaio, con un forte anticipo rispetto alla tradizionale Festa della Donna dell'8 marzo. A lanciare l'allarme è Coldiretti Puglia, che mette in guardia sui rischi concreti per l'agricoltura.
Fioriture anomale e rischio gelate
"Il caldo anomalo ha anticipato di oltre un mese le produzioni che dovevano essere raccolte a marzo, come broccoli, cavolfiori e cicorie", spiega Coldiretti Puglia. "Allo stesso tempo, si stanno schiudendo i bottoni fiorali di mandorli, fichi e gelsi".
Un risveglio anticipato che espone le piante a un pericolo concreto: le repentine ondate di gelo notturno e delle prime ore del mattino rischiano di bruciare fiori e gemme, compromettendo irrimediabilmente i raccolti.
Mandorli in fiore prematuramente in Puglia
Un miliardo di euro di danni nel 2024
Il clima pazzo minaccia l'agricoltura pugliese anche nel 2025, dopo che nel 2024 è andato in fumo oltre un miliardo di euro, secondo una stima di Coldiretti Puglia. Eventi climatici estremi e siccità hanno falcidiato tutte le produzioni, dal grano alla frutta e verdura, dal foraggio per l'alimentazione del bestiame al miele, fino alle olive, con una perdita media di un terzo dei raccolti.
La tropicalizzazione del clima
"La tropicalizzazione del clima determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli, come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi e brusche variazioni climatiche con ingenti danni in campagna", sottolinea Coldiretti.
Un brusco abbassamento delle temperature avrebbe effetti devastanti sulle colture, così come il mancato soddisfacimento del fabbisogno di freddo, necessario per l'induzione alla fioritura di alcune piante, come l'olivo.
Il rischio di insetti dannosi
Ma non è tutto. Il caldo anomalo favorisce anche la sopravvivenza di insetti dannosi per le colture, come la cimice asiatica, che rischiano di infestare frutta, ortaggi e cereali nella prossima primavera.
Gelo e coltivazioni invernali
Anche le coltivazioni invernali in campo, come cavoli, verze, cicorie e broccoli, sono a rischio. Queste ultime, pur resistendo a temperature di qualche grado sotto lo zero, possono subire danni ingenti in caso di gelate troppo lunghe o repentine.
Rincari dei prezzi e siccità
Per gli agricoltori, le operazioni colturali diventano più costose, con rincari dei prezzi fino al 50%. Un problema che si aggiunge alla siccità, che ha messo a dura prova le campagne pugliesi.
L'acqua, risorsa fondamentale
"Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti", spiega Coldiretti Puglia. "Ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare".
Interventi urgenti per la gestione dell'acqua
Di fronte alla tropicalizzazione del clima, occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi e renderla disponibile nei momenti di difficoltà. "Per questo servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana", conclude Coldiretti.
Il 2024, anno più caldo di sempre
L'inizio del 2025 conferma la tendenza al surriscaldamento anche in Italia, dove il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato, con una temperatura superiore di 1,35 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.
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