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Lavoro

«Call center, sostegno ai lavoratori in protesta»

Stamattina la mobilitazione a Bari contro il contratto Assocontact

A Bari la protesta dei lavoratori call center

A Bari la protesta dei lavoratori call center

«Questa mattina a Bari ho partecipato alla manifestazione regionale dei lavoratori del settore telecomunicazioni. Una giornata di protesta che fa seguito alle mobilitazioni dei giorni scorsi e che mi vede impegnato al fianco dei lavoratori con una vicinanza non di facciata, ma concreta per ribadire il netto rifiuto del contratto Assocontact».

Così Vincenzo Di Gregorio, consigliere regionale Pd, in riferimento alla vertenza call center. «Un contratto che non tutela gli addetti del settore, che riporta indietro le lancette dei diritti, che restringe garanzie essenziali come clausola sociale; malattia e ore di permesso; controllo individuale sulle prestazioni; aumenti salariali di 7 euro a fronte dei 260 richiesti; minori tutele della maternità e della paternità. Siamo di fronte al chiaro tentativo di azzerare i diritti acquisiti con anni di lotte e di smantellare il contratto delle telecomunicazioni, settore strategico che richiede la massima attenzione delle istituzioni e delle aziende a partecipazione pubblica che utilizzano i servizi di call center. In tutta la Puglia sono interessati 5000 mila addetti, di cui circa 500 a Taranto. Su questa vertenza, nella prossima riunione del Consiglio regionale, sarà discussa e approvata una mozione del Gruppo Pd».

Il M5S a Bari con i lavoratori dei call center: "Nuovo contratto inaccettabile. Governo intervenga”

Una delegazione del M5S formata dal vicepresidente Mario Turco, dal deputato e vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera Gianmauro Dell’Olio, dall’ assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all'Antimafia Sociale Nicola Grasso e dal consigliere comunale Italo Carelli ha preso parte questa mattina a Bari ai presidi sotto la sede dell’Enel e in Piazza Prefettura a Bari, in occasione dello sciopero nazionale degli operatori dei call center per dire NO al nuovo contratto sottoscritto da Assocontact e Cisal. Gli esponenti pentastellati hanno partecipato anche al tavolo convocato dal Prefetto di Bari Francesco Russo con i rappresentanti sindacali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Ugl.

La delegazione del Movimento 5 Stelle alla protesta dei lavoratori call center

«Seguiamo da tempo questa vertenza - dichiarano i pentastellati - perché riteniamo  inaccettabile questo contratto che prevede tutele e stipendi ridotti per gli operatori dei call center, cancellando anni di lotte. Un contratto ‘pirata’ siglato da Assocontact con un'associazione che ha una bassissima rappresentanza sindacale. Il presidente di Assocontact è lo stesso della Network Contacts di Molfetta, azienda capofila di Assocontact, una delle maggiori realtà italiane dei call center, con migliaia di lavoratori in Puglia. Il timore è che altre grandi aziende del settore decidano di sottoscrivere lo stesso tipo di contratto, più vantaggioso per le imprese, con conseguenze nefaste per migliaia di lavoratori in tutta Italia. Al tavolo abbiamo ribadito la necessità contraria di avere contratti al rialzo e che garantiscano i lavoratori. Al termine della riunione è stato redatto un documento che sarà inviato ai ministeri competenti per chiedere un intervento del Governo. Noi continueremo a fare tutto  il possibile, perché è inaccettabile un passo indietro di questa portata nelle condizioni lavorative di chi opera nei call center. Assieme ai consiglieri regionali penseremo anche ad azioni che coinvolgano la Regione. Continueremo a batterci con il massimo impegno».

 

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