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Lecce
01 Febbraio 2025 - 07:53
Gli AirPods
LECCE - Doveva essere un semplice furto su un’auto parcheggiata, ma si è trasformato in un’operazione ben più ampia per i carabinieri di Galatone, che hanno arrestato due uomini di origini tunisine, di 42 e 30 anni, fermati a Nardò dopo essere stati rintracciati con un sistema di geolocalizzazione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due avrebbero atteso che una donna, alla guida di un’Audi A3, lasciasse incustodita la vettura in strada a Galatone prima di entrare in azione. Dopo aver infranto il finestrino anteriore sinistro, si sono impossessati della sua borsa, contenente portafogli, denaro, documenti e un paio di cuffie Apple, per poi darsi alla fuga.
Le cuffie li tradiscono: localizzati e fermati
A incastrare i due ladri è stato proprio uno degli oggetti rubati: le AirPods, che grazie al sistema di tracciamento hanno permesso ai militari di risalire alla loro posizione e rintracciarli nella loro abitazione a Nardò.
All’arrivo dei carabinieri, i due hanno cercato di evitare il controllo. In particolare, il 30enne ha opposto una strenua resistenza alla perquisizione della casa, senza però riuscire a fermare i militari.
Un piccolo tesoro tra i divani
L’operazione ha permesso non solo di recuperare la refurtiva, ad eccezione dei 300 euro in contanti che erano nella borsa della vittima e che risultano ancora mancanti, ma anche di fare una scoperta inaspettata.
All’interno di un borsello lasciato sul divano del soggiorno, i carabinieri hanno trovato un vero e proprio bottino di oggetti preziosi: orologi, orecchini, ciondoli, collane, bracciali, anelli e fermacapelli, probabilmente frutto di altri colpi. Gli oggetti sono stati sequestrati e sono in corso indagini per risalire ai legittimi proprietari.
Arresti convalidati: domiciliari per uno, libertà per l’altro
I due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato, con il giudice Anna Paola Capano che ha convalidato la misura. Per il 30enne è stata disposta la detenzione domiciliare con braccialetto elettronico, mentre il 42enne è stato rimesso in libertà.
Le indagini proseguono per accertare se la coppia sia responsabile di altri furti nella zona e per restituire i beni sequestrati ai loro proprietari.
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