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Bari punta sui giovani: nasce un hub culturale nella ex Caserma Rossani

Un progetto innovativo per trasformare un immobile comunale in uno spazio di aggregazione e creatività

Bari punta sui giovani: nasce un hub culturale nella ex Caserma Rossani

L'ex Caserma Rossani a Bari

BARI - La città di Bari investe sul futuro delle nuove generazioni con il progetto "La casa nel parco", un'iniziativa che mira a creare un hub culturale giovanile all'interno della ex Caserma Rossani. La giunta comunale ha dato il via libera alla candidatura del progetto all'avviso promosso dall'ANCI, che prevede finanziamenti fino a 350.000 euro per valorizzare immobili inutilizzati o parzialmente sfruttati, rendendoli punti di riferimento per i giovani under 35. Il Comune di Bari si impegnerà con un cofinanziamento di 87.500 euro, garantendo così la realizzazione dell'iniziativa.

Un polo di cultura e socialità

L'idea alla base del progetto è quella di offrire ai giovani uno spazio multifunzionale per favorire la creatività, la formazione e l'interazione sociale. Il nuovo hub, che sorgerà in alcuni ambienti della futura biblioteca pubblica della ex Caserma Rossani, includerà spazi di co-working, sale per eventi, sale di registrazione e una caffetteria. Il progetto punta inoltre a promuovere un utilizzo intensivo dell'area, anche nelle ore serali e notturne, grazie alla presenza di un caffè letterario.

Le dichiarazioni dell'assessora Romano

"Vogliamo mettere i giovani al centro della strategia culturale della città, dando loro un luogo dove essere protagonisti della produzione artistica e culturale", ha dichiarato l'assessora alle Culture Paola Romano. "Seguendo l'esempio di Spazio13, Officina degli Esordi e Accademia del Cinema di Enziteto, immaginiamo un luogo di socializzazione, formazione e sperimentazione, dove i ragazzi possano esprimersi liberamente".

Un'infrastruttura moderna e accessibile

L'hub occuperà parte della Casermetta (Edificio F), uno spazio di circa 600 metri quadrati, suddiviso in diverse campate, tutte dotate di accesso indipendente. La sua posizione centrale e la vicinanza con il sistema universitario barese, che conta circa 40.000 studenti, ne fanno un punto strategico per la città. L'obiettivo è creare un ambiente dinamico e innovativo, capace di interagire con le accademie e le realtà associative locali.

Un modello di collaborazione con il terzo settore

La gestione dello spazio avverrà tramite co-progettazione con le organizzazioni giovanili e il terzo settore, favorendo un modello di governance partecipativa. Questo approccio punta a rendere il progetto un vero e proprio laboratorio di innovazione culturale, capace di adattarsi alle esigenze delle nuove generazioni.

Con la candidatura a finanziamento, Bari scommette sulla creatività e sul talento dei suoi giovani, trasformando un'area in disuso in un motore culturale e sociale per l'intera città.

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