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Anno giudiziario, l'appello del Presidente Logrieco: «Avvocati e magistrati uniti per una giustizia indipendente e credibile»

Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trani richiama al dialogo e alla tutela dei diritti come fondamenti della giurisdizione

Il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Trani, Francesco Logrieco all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario a Bari

Il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Trani, Francesco Logrieco all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario a Bari

BARI – Nel suo intervento all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte d’Appello di Bari, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trani, Francesco Logrieco, ha tracciato un quadro critico ma propositivo sullo stato della giustizia italiana, lanciando un forte appello all’unità e al dialogo tra magistratura e avvocatura.

Logrieco ha aperto il discorso ricordando le radici storiche dell’Ordine di Trani, tra i più antichi e prestigiosi d’Italia, e ha sottolineato il ruolo centrale degli avvocati nel garantire una giurisdizione indipendente e al riparo da condizionamenti.

Il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Trani, Francesco Logrieco all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario a Bari

Il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Trani, Francesco Logrieco all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario a Bari

La separazione delle carriere, in discussione in Parlamento, non deve tradursi in un impoverimento del ruolo sociale del magistrato. Avvocati e giudici devono rivendicare insieme l’indipendenza della giustizia dagli altri poteri dello Stato, dimostrando fiducia nella Corte Costituzionale, garante del rispetto della nostra Carta”.

L’appello al confronto e al superamento dei formalismi
Citando la Prima Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, Logrieco ha evidenziato l’importanza del dialogo costante tra magistrati e avvocati. “Il confronto non deve essere ostacolato da pregiudizi ideologici o formalismi esasperati. Solo una giurisdizione fondata sul merito e sulla cultura del diritto può garantire decisioni giuste e riconquistare la fiducia dei cittadini”.

Criticità e proposte
Tra i nodi principali affrontati dal Presidente, il sovraffollamento delle carceri, la crisi del personale negli uffici giudiziari e il problema dell’accesso alla giustizia. “La progressiva riduzione delle sopravvenienze processuali non è un segno di efficienza, ma il risultato di barriere economiche che scoraggiano i cittadini dall’affidarsi al sistema giustizia. È necessario garantire la tutela dei diritti anche ai più deboli”.

Logrieco ha poi denunciato l’inefficacia del processo telematico, definendolo “un sistema obsoleto che necessita di una piattaforma unica, moderna e in grado di affrontare le sfide dell’intelligenza artificiale”.

Un monito per il futuro
Concludendo, Logrieco ha rivolto un pensiero ai detenuti, vittime di condizioni di vita degradanti, e agli avvocati nel mondo perseguitati per la difesa dei diritti umani. “La giustizia non deve mai perdere il suo prestigio e la sua credibilità, perché solo così i cittadini potranno nutrire fiducia e non diffidenza verso l’Ordine Giudiziario”.

Il discorso, accolto con attenzione dai presenti, si è chiuso con l’augurio di un anno giudiziario improntato a un lavoro comune, per una giustizia che sia davvero vicina ai bisogni delle persone.

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