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Taranto
24 Gennaio 2025 - 15:33
I mitilicoltori in attesa sotto la sede della Prefettura di Taranto
Questa mattina si sono dati appuntamento in via Anfiteatro, sotto la Prefettura. Una categoria che meriterebbe maggiore attenzione e rispetto.
Sono le “cuzzarule de Tarde”, che non è un termine dispregiativo: rappresentano una fra le più antiche nostre tradizioni, con pratiche di allevamento che si fondano su conoscenze secolari dei mitilicoltori locali, tramandate nel tempo di padre in figlio. Piccoli imprenditori di se stessi che a mala pena riescono a sopravvivere. 400 “famiglie”, così preferiscono definirsi, che aspettano risposte, stanche di vivere nell’incertezza.
Le alte temperature, registrate nella scorsa estate, hanno causato una devastante moria di novellame e oltre il 70 per cento della produzione è andato persa, compromettendo anche quella dei prossimi anni. Senza considerare la crescita dei costi concessori.
Il riconoscimento del presidio Slow food non ha portato i risultati sperati. Se da un lato sono aumentate le richieste del prodotto e le regole etiche sulla produzione hanno reso i mitilicoltori più consapevoli, dall’altro, non è servito per convogliare sostegni economici nei momenti difficili.
“Oltre le parole, abbiamo bisogno di fatti concreti. Tutte le marinerie vengono sostenute dalle Regioni in caso di disastri come quello che stiamo vivendo. La Regione Puglia e il Comune di Taranto avrebbero dovuto aiutarci a fare fronte a queste spese che ogni anno dobbiamo sostenere. Ci sentiamo abbandonati». Questa mattina commentavano le misure e i relativi finanziamenti per combattere l'invasione e l’emergenza granchio blu per tutelare il comparto delle vongole. Un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro, che si aggiungono a ulteriori 44 milioni stanziati dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.
“Ma delle nostre cozze nere non si occupa nessuno”
Il Prefetto ha assicurato che per il prossimo 4 febbraio rimetterà intorno al tavolo tutti gli interlocutori per fare il punto del settore. All’inizio di gennaio il Governo ha prorogato l'incarico di Vito Felice Uricchio come commissario per la bonifica dell'area di Taranto per tutto il 2025. Contestualmente, è stata risolta anche la questione riguardante la composizione della struttura di supporto che collaborerà con il commissario nelle sue attività. Il Commissario Uricchio ha già designato due vice: il viceprefetto Stefania Fornaro, già collaboratrice dell’ex commissario Vera Corbelli, e l’ingegnere ambientale Anna Maria Basile.
I mitilicoltori sino ad oggi hanno portato a casa solo promesse.
Sarà ancora una volta un incontro interlocutorio e com’è noto “Chiacchiere e tabacchere ‘e legne, ‘u Banco ‘e Napule nun l‘mpegne…
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