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Bari

La polizia fa irruzione durante il pranzo di Natale, ai domiciliari un elemento di spicco del clan “Parisi/Palermiti”

E' accusato di essere entrato nella scuola della fidanzata, minorenne, per aggredirla e rapinarle il cellulare

Una volante

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BARI - Nel primo pomeriggio del 25 dicembre, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale del Riesame di Bari, su ricorso della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, nei confronti di un ventenne, elemento di spicco del clan mafioso “Parisi/Palermiti”. Il giovane risponde dei reati di rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

 

I fatti, in relazione ai quali è stata adottata la misura restrittiva, risalgono al 20 settembre 2023, allorquando l’arrestato si introdusse in una scuola superiore del quartiere Japigia di Bari e, dopo aver raggiunto l’aula della fidanzata, minore d’età, la aggredì verbalmente e fisicamente, sottraendole l’apparecchio cellulare; immediatamente dopo, l’aggressore si allontanò dalla scuola, ma fu raggiunto da un equipaggio della Polizia di Stato, al quale oppose resistenza, e tratto in arresto, nella flagranza dei reati di rapina e resistenza a pubblico ufficiale.  

Il giovane arrestato, quindi, non esitò a fare irruzione in un istituto scolastico, in pieno giorno e senza curarsi minimamente della presenza degli insegnanti e degli altri alunni, ostentando, così, la propria caratura criminale.

A seguito dell’emissione del provvedimento cautelare, l’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce, sottraendosi alla cattura; tuttavia, grazie ad una, probabilmente inaspettata, irruzione degli uomini della Squadra Mobile di Bari, durante il pranzo di Natale, il 20enne è stato tratto in arresto. 

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