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Bari

Caso orecchiette, «Fraintendimento mediatico che rischia di danneggiare l’intero settore degli Home Restaurant»

Le parole di Gaetano Campolo, Ceo della piattaforma Home Restaurant Hotel

Gaetano Campolo

Gaetano Campolo

BARI - La vicenda che ha coinvolto Nunzia Caputo, celebre per le sue orecchiette e al centro di un recente servizio della trasmissione “Mi manda Rai Tre”, continua a far discutere, ma questa volta per un fraintendimento mediatico che rischia di danneggiare l’intero settore degli Home Restaurant.

A fare chiarezza è Gaetano Campolo, CEO della piattaforma Home Restaurant Hotel, che punta il dito contro la disinformazione diffusa non solo a Bari ma a livello nazionale: “Si è confuso un’attività abusiva con il modello legittimo e innovativo della ristorazione casalinga”.

Non un Home Restaurant, ma un esercizio pubblico abusivo

L’attività sanzionata con una multa da 5.000 euro, non può essere definita un Home Restaurant.

“Questa attività è ben distante dal concetto di social eating o dalla sharing economy,” afferma Campolo. “E' stato proposto un servizio in violazione delle normative vigenti, che nulla ha a che fare con l’autentico modello di Home Restaurant”.

Un danno per il settore degli Home Restaurant

La confusione generata dai media ha creato un grave danno d’immagine per il settore emergente degli Home Restaurant, un modello che si basa su esperienze culinarie private e occasionali, in linea con i principi della sharing economy.

“La cattiva informazione, specialmente a Bari, dimostra una scarsa comprensione di cosa sia realmente un Home Restaurant,” prosegue Campolo. “Non si tratta di attività abusive, ma di esperienze che valorizzano la cultura gastronomica e il rapporto umano tra ospiti”.

Dettagli emersi sulla vicenda dimostrano la distanza dell’attività in questione dal concetto di Home Restaurant:

  • Banconi e allestimenti esterni, in contrasto con l’idea di un’esperienza privata e intima.
  • Vendita di prodotti industriali, che contraddice la valorizzazione delle tradizioni culinarie locali.
  • Uso di cartelloni pubblicitari, tipico di un esercizio commerciale, ma privo delle necessarie autorizzazioni.

L’appello di Home Restaurant Hotel

Campolo lancia un appello per la tutela del settore: “È inaccettabile che un errore di rappresentazione possa danneggiare chi opera nel rispetto delle regole. Gli Home Restaurant non devono essere confusi con attività irregolari”.

L’imprenditore ha ribadito l’importanza di promuovere un’informazione responsabile, capace di distinguere tra modelli innovativi e abusi che rischiano di compromettere la fiducia nei mercati emergenti.

Conclusione

Gli Home Restaurant, regolati da normative precise e in linea con le direttive europee, promuovono sostenibilità, autenticità e condivisione e meritano di essere tutelati da equivoci.

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