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La vertenza

"Su Leonardo non abbassiamo la guardia"

Le preoccupazioni del sindacato e l'intervento di Pagano, Borraccino e Giorno

Il caso Leonardo

Il caso Leonardo

"Siamo soddisfatti nell’apprendere in queste ore che Leonardo e il Governo non procederanno allo scorporo della Divisione AerostruttureLa vicenda, con riferimento allo stabilimento di Grottaglie, ha giustamente messo in agitazione lavoratori, sindacati e politica davanti al rischio di scorporo ai fini della vendita annunciato nei giorni scorsi dallo stesso Ad Cingolani".

Così, in una nota congiunta, il deputato Ubaldo Pagano, Mattia Giorno e Mino Borraccino, consiglieri del Presidente della Regione.

"Tuttavia" continuano "l’impegno comunicato a seguito dello sciopero e dei chiarimenti dai sindacati e da noi richiesti negli scorsi giorni, non ci consentono di abbassare la guardia rispetto ad alcune scelte che la società potrebbe valutare nei prossimi mesi. Per questa ragione e in forza di ciò che serve per garantire ai siti industriali dei piani produttivi stabili e fuori dalla logica della monocommittenza, chiediamo che ci sia un importante cambio di passo negli investimenti che servono e devono essere portati avanti dalla società e dal Governo. In questa logica è già intervenuta la Regione Puglia pianificando e realizzando investimenti strategici e garantendo ai sindacati la dovuta attenzione istituzionale per tutelare il sito e i lavoratori.

La nostra presenza e il nostro lavoro continuerà al fianco dei tanti pugliesi che in quella fabbrica lavorano, così come già fatto con azioni e presenza".

La preoccupazione dei sindacati

Resta la preoccupazione da parte dei sindacati. Ieri, giovedì, il presidente della Task Force regionale per l’occupazione Caroli ha convocato una riunione urgente proprio con i sindacati, sul tema specifico.

La Uilm in particolare tramite Davide Sperti, segretario generale provinciale Taranto, nell'incontro barese ha sottolineato le criticità del momento vissuto dalla Divisione Aerostrutture - confermando che il tema della 'scorporo' continuerà ad essere sotto i riflettori. Per le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm "il confronto dovrà proseguire ai vari livelli stabiliti dal contratto integrativo. Non è chiaro ancora il progetto di rilancio e come l’azienda intenda metterlo in campo. Per queste ragioni rimane alta l’attenzione e aperto lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti della Divisione Aerostrutture".

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