Piero Bitetti e Stefania Fornaro - Foto Francesco Manfuso
L'uso maldestro dei social a volte può giocare brutti scherzi. E così, in un intervento video su facebook, insieme al consigliere comunale Giuseppe Fiusco, l'assessore all'ambiente Stefania Fornaro aveva candidamente dichiarato che la mozione di sfiducia a Bitetti (sarà discussa il 7 novembre) è frutto di un accordo politico. Grave scivolone, dal momento che un presidente del consiglio può essere sfiduciato solo per stringenti ragioni di ordine giuridico, solo nei casi espressamente previsti dalla legge e non, quindi, a seguito di accordi politici. Le parole dell'assessore si erano quindi trasformate in un involontario assist alle ragioni difensive del presidente Bitetti, suo ex compagno di gruppo prima di essere nominata assessore.
A distanza di qualche giorno, Stefania Fornaro è corsa ai ripari e ha cercato di chiarire il senso delle sue parole.
«Nei giorni scorsi - ha spiegato - ho rilasciato un'intervista nel corso della trasmissione online del consigliere comunale Giuseppe Fiusco per illustrare il nuovo servizio che Kyma Ambiente sta avviando per la raccolta differenziata. Nel corso della stessa si è registrato un passaggio di opinioni sulla mozione di sfiducia presentata nei confronti del presidente del Consiglio Comunale Bitetti. Purtroppo il filmato contenente la mia intervista e' stato "tagliato" in maniera tale da distorcere il senso delle mie dichiarazioni. Premetto che le mie valutazioni possono essere solo politiche visto che io non ho alcun ruolo nella presentazione della mozione essendo un assessore e non un consigliere. Ciò precisato, tengo a ribadire che questa decisione presa dalla maggioranza in seno al Consiglio comunale dipende da ragioni giuridiche che sono state esplicitate all'interno del documento, e che io tra l'altro non conosco, ma non ho modo di non credere a 17 consiglieri che si esprimono sulla mancanza di imparzialità nello svolgimento del ruolo».
«Dal punto di vista politico, però - ha aggiunto l'assessore - nel 2022 le forze politiche di maggioranza raggiunsero un accordo sui ruoli a loro attribuibili. Alla terza lista più votata era stata assegnata la postazione della Presidenza del Consiglio affidata poi a Bitetti con il voto della maggioranza dell'epoca. Nella conferenza stampa dello scorso febbraio tenuta dalla sottoscritta con Bitetti, entrambi eravamo stati chiari nel precisare che dopo la data del 24 febbraio saremmo tornati a dialogare con la maggioranza. Io coerentemente a quanto dichiarato in quell'occasione, l'ho fatto e ad aprile ho accettato l'ingresso in Giunta, mentre Bitetti ha inteso mantenere il suo ruolo di Presidente pur restando di fatto all'opposizione. Ora mi chiedo? Se è vero quanto sostenuto da tutti coloro che stanno disquisendo sull'argomento, perchè altri consiglieri dell'opposizione non possono ricoprire lo stesso ruolo? Io, dal punto di vista solo politico, ritengo che anche il ruolo di presidente andrebbe rimesso in gioco, ovviamente solo ed esclusivamente in presenza di ragioni giuridiche. Ad ogni modo il problema che adesso si è venuto a creare non mi appartiene così come non mi appartiene la decisione che il Consiglio prenderà sul futuro ed eventuale nome».
Chissà se questo episodio, al di là delle conseguenze politiche ed eventualmente giuridiche che potrà avere, servirà agli assessori e ai consiglieri - di ogni schieramento - ad educarli ad un uso più attento e consapevole dei social. Chissà se nei loro post riusciranno finalmente a ricordarsi di ricoprire un ruolo istituzionale.
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