Notizie
Cerca
Il siderurgico
16 Ottobre 2024 - 05:57
Il ministro Urso con i tecnici del siderurgico al riavvio dell'Afo1
«Non siamo qui a celebrare nulla, ma per segnare un passo verso il ritorno alla normalità dello stabilimento».
Le parole del commissario di Acciaierie d’Italia in As, Giuseppe Quaranta, sono il preambolo all’intervento del ministro Adolfo Urso nel giorno in cui si è tornati ad accendere l’Altoforno 1. Un passo necessario, è stato spiegato, per garantire una produzione sufficiente ad assicurare le risorse economiche per la sopravvivenza del siderurgico di Taranto, che con il riavvio di Afo1 raggiungerà il 50% della sua capacità produttiva. Una tappa che fa parte del più ampio piano di ripartenza nel percorso di transizione verso la decarbonizzazione del processo produttivo.
Se all’esterno un centinaio di ambientalisti protestava per il riavvio di un impianto a carbone e comunque destinato nei prossimi mesi ad ulteriori lavori di ristrutturazione, secondo l’azienda l’Afo1 è oggi in grado di prestazioni ambientali nettamente migliorate con un significativo abbattimento delle emissioni. La prospettiva resta sempre quella delle nuove tecnologie in grado di superare il disagio per l’impatto ambientale. «Vogliamo utilizzare le nuove tecnologie come i forni elettrici – ha detto ancora Quaranta – ma vogliamo anche produrre acciaio di qualità con il minerale e il preridotto di ferro, perché questo permetterà di soddisfare il mercato dell’industria manifatturiera italiana. L’avvio dei forni elettrici porterà al definitivo spegnimento dei forni a caldo».
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy non ha nascosto la sua sorpresa per le polemiche che hanno preceduto il riavvio dell’altoforno: «Mi stupisco che qualcuno si stupisca. Questo percorso era stato presentato qui in questa stessa sala il 27 febbraio scorso alla presenza delle autorità e condiviso anche con gli enti locali». Un chiaro anche se indiretto riferimento a Comune e Regione che hanno polemicamente disertato l’appuntamento.
«Era doveroso – ha detto il ministro – essere qui con i lavoratori che hanno dato il meglio per ripristinare un minimo livello produttivo. Per assicurare la ripartenza dell’Afo1 sono stati impiegati circa tremila lavoratori».
Ora si attende di portare a termine la gara per l’assegnazione dell’ex Ilva a nuovi acquirenti: «Si apre la seconda fase e le aziende che hanno partecipato alla manifestazione di interesse ora dovranno presentare un piano industriale che abbia come obiettivo la decarbonizzazione. Per rendere questo stabilimento appetibile era necessario riattivare questo altoforno, dimostrare che gli impianti sono attivi e quindi garantire all’Europa che il prestito ponte è restituibile».
Urso ha però escluso che lo Stato possa avere una sua partecipazione nei futuri assetti societari: «L’esperienza degli ultimi anni ha dimostrato che la presenza dello Stato non è garanzia di successo. Questo governo ha invece una strategia diversa: utilizzare la “golden power” per imporre forti prescrizioni sugli aspetti ambientali ai player che acquisiranno gli impianti. Tre fra i maggiori player internazionali hanno manifestato interesse ad acquisire l’intero asset produttivo e la procedura permette che altri possano aggiungersi. Chiunque abbia visitato in questi mesi gli stabilimenti ha potuto constatare che sono i più avanzati in Europa in tema di protezione ambientale. Non ci sono altri stabilimenti in Europa così tutelati sotto questo profilo. La percentuale di siderurgia green in Italia è la più alta in Europa».
Urso ha poi elogiato l’impegno del governo nell’affrontare le tante vertenze ereditate: «In questi due anni tutti i casi di crisi che abbiamo affrontato hanno trovato una soluzione positiva. In nessun caso si è proceduto a chiusure o licenziamenti perché siamo determinati a tutelare il lavoro e l’industria italiana». La chiosa su Taranto: «Abbiate fiducia: questo è il processo giusto per consegnare alla città uno stabilimento modello».
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA