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«Massiccio aumento di rifiuti illeciti dalla Puglia verso la Cina»

Il procuratore capo di Trani Renato Nitti interviene sul Report di Legambiente

Il convegno sugli ecoreati a Corato

Il convegno sugli ecoreati a Corato

BAT - Durante la presentazione del report 2024 di Legambiente sugli ecoreati a Corato, il procuratore capo di Trani, Renato Nitti, ha lanciato un allarme sui traffici illeciti di rifiuti, denunciando un’enorme esportazione verso la Cina nel periodo tra il 2010 e il 2018.

"Possiamo dire che dal 75 al 91 per cento dei rifiuti è stato esportato in Cina e non per un ciclo corretto", ha affermato Nitti, basandosi su dati concreti. Questa pratica ha rappresentato una sfida per le autorità italiane, che sono riuscite a intercettare solo una parte del flusso illegale, mentre "tutto il resto ci è sfuggito".

Nonostante il quadro normativo consenta di contrastare gli illeciti, il procuratore ha sottolineato un problema strutturale nell'attuale sistema giudiziario. "Il rapporto Ecomafia segnala un aumento dei numeri, ma i processi per reati ambientali sono in calo", ha spiegato Nitti, evidenziando che la riduzione dei procedimenti non è dovuta a una diminuzione dei reati, bensì a un indebolimento della rete investigativa negli ultimi dieci anni. "La rete dei servizi di polizia giudiziaria che si occupa di reati ambientali è stata indebolita, se non smantellata", ha aggiunto.

Il procuratore ha poi sottolineato come le forze in campo siano insufficienti rispetto alla gravità del fenomeno. "Non è un problema di professionalità – l’Italia eccelle nel contrasto agli ecoreati – ma un problema di numeri", ha chiarito. Nitti ha ricordato il ruolo cruciale del Corpo forestale e delle forze specializzate come i carabinieri del Noe e la Guardia di Finanza, ma ha sottolineato che queste risorse non sono sufficienti per affrontare la vastità del problema ambientale.

Le parole del procuratore Nitti suonano come un campanello d'allarme sulla necessità di rafforzare il contrasto ai reati ambientali in Italia, specialmente in un momento in cui i traffici illeciti sembrano non accennare a diminuire.

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