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01 Ottobre 2024 - 09:00
Salvatore Annacondia ai tempi del suo arresto negli Anni '90
BAT - Un nome che ha segnato una stagione di violenza e potere in Puglia tra la fine degli Anni '80 e l'inizio degli Anni '90 torna a riempire le cronache giudiziarie. Salvatore Annacondia, con il nome di "Manomozza" (in dialetto tranese, Stumpill) noto per il suo ruolo dominante nel panorama criminale pugliese e per i suoi rapporti con clan siciliani e tarantini, è stato arrestato nei giorni scorsi in flagranza di reato. L'uomo, 67 anni, di Trani, è accusato di aver tentato di estorcere una considerevole somma di denaro a un imprenditore del fermano, minacciando di morte sia lui che la sua famiglia se non avesse pagato.
Annacondia, che negli anni passati era stato una figura di spicco della criminalità organizzata pugliese, con collegamenti che si estendevano in tutta la Puglia, ha vissuto una vita segnata dal crimine. Dopo aver collaborato con la giustizia per molti anni, sembrava aver abbandonato la strada della delinquenza. Tuttavia, la fine dei benefici legati al suo status di collaboratore ha segnato il suo ritorno nell’ambiente malavitoso.
L’estorsione a danno dell’imprenditore fermano è stata l’occasione per la polizia di Fermo di intervenire, con un'operazione rapida e coordinata. Le forze dell’ordine hanno consigliato alla vittima di fingere di accettare il ricatto, organizzando un incontro per la consegna del denaro a Civitanova Marche. Quando Annacondia si è presentato per ricevere la somma, ha trovato ad attenderlo gli agenti della questura, che lo hanno arrestato immediatamente.
Annacondia deve il soprannome "Manomozza" alla perdita di una mano in un incidente a soli 14 anni, mentre pescava a strascico. È stato coinvolto in almeno 72 omicidi ed è stato per lungo tempo un membro influente della mafia pugliese, con legami stretti con la criminalità siciliana. Durante il suo periodo di protezione testimoni, ha vissuto prima a Porto San Giorgio e poi a Civitanova Marche, cercando di rifarsi una vita.
Mercoledì mattina si terrà l'udienza di convalida. Il suo legale ha annunciato di aver presentato un ricorso affinché venga nuovamente ammesso al programma di protezione testimoni.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata sono ancora in corso, e si sospetta che Annacondia possa aver commesso altre estorsioni nella zona.
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