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Il caso

Ulivi abbattuti, esplode la polemica

Il fatto nell'area dove sorgerà la stazione Brt

ulivi abbattuti

L'area dove sono stati abbattuti numerosi alberi d'ulivo

Il caso è esploso sui social: video e foto che immortalano lo sconcertante abbattimento di numerosi alberi d'ulivo. Sconcertante perché fino ad oggi nessuna voce ufficiale è intervenuta per spiegare cosa stia accadendo. L'area in questione è quella dove sorgerà la stazione delle Brt, la linea dei bus veloci, tra via Acton e via Millo, proprio accanto al Comando della Polizia Locale. È accaduto che gli operatori della ditta che ha la manutenzione di una parte del verde pubblico in città, hanno letteralmente segato gli ulivi che per decenni e decenni avevano troneggiato su quella caratteristica fascia di campagna che cinge quella parte di città.

L'area dell'abbattimento, come detto, è quella interessata dalle linee Bus Rapid Transit, ma a quanto pare - da notizie ufficiose raccolte - sembrerebbe che l'abbattimento degli alberi non avrebbe nulla a che fare con le Brt, i cui lavori non sono nemmeno cominciati, fatta eccezione per la recente inaugurazione del cantiere-stazione, alla presenza del ministro Salvini, proprio nell'area dove sono stati abbattuti gli ulivi. A maggior ragione ci si chiede chi e perché abbia eventualmente autorizzato l'abbattimento degli alberi.

Il caso è diventato anche politico, con l'intervento del Gruppo Territoriale Taranto del M5S: «Prima l'indecente deforestazione di via Dante, poi l'aggressione ai lecci secolari di via Di Palma, fermata prima di altri danni, ora il taglio di 80 alberi fra cui numerosi ulivi nell'area dove sorgeranno parcheggio e servizi delle BRT. Una vasta area sita fra via Acton e via Millo. Evidentemente l'aggressione al patrimonio arboreo comunale sembra divenuta una costante di questa amministrazione. Questa volta però, anche rispetto ad altre vicende già denunciate, il sospetto che si stia operando in piena illegalità è molto più fondato. Molti degli alberi in questione sono ulivi e il loro espianto è consentito solo se gli stessi sono colpiti da Xylella, cosa che non ci pare riguarda gli alberi in questione. D'altro canto anche in caso di espianto autorizzato la normativa prevede l'obbligo del reimpianto in altri siti. Vogliamo chiarezza da palazzo di città. Non è possibile continuare con questo andazzo. Chiediamo che tutte le autorità competenti, ivi compresa la Magistratura intervengano rapidamente».

Da quel che risulta al nostro giornale, l'assessorato all'ambiente del Comune sarebbe stato all'oscuro di questa operazione che toccherebbe invece le competenze dell'assessore Edmondo Ruggiero, che ha la delega alla mobilità dal momento che questa situazione si è verificata, come detto, nell'area dove sorgerà la stazione-deposito delle Brt.

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