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Allarme abbandono dei canali irrigui in Contrada Gaudella: agricoltori in difficoltà

Sopralluogo del Dipartimento Cittadino Politiche Agricole

Il sopralluogo  in Contrada Gaudella

Il sopralluogo in Contrada Gaudella

Abbandono dei canali irrigui in Contrada Gaudella: l'allarme arriva in seguito ad un sopralluogo della delegazione del direttivo cittadino del Circolo Fratelli d’Italia Ginosa e Marina di Ginosa con il coordinatore Antonio Bradascio e il vice coordinatore Annamaria Caggiano nella zona di Ponte Reale tra Lama Ginosa - Laterza e Lama Scarano, proprio lungo il confine con il territorio di Castellaneta, presso i canali irrigui che sfociano nel fiume Lato al fine di valutarne le condizioni, guidati da numerosi imprenditori e proprietari di aziende agricole dell’area.

La vegetazione lungo i canali irrigui in contrada Gaudella

"Negli scorsi mesi ci eravamo già recati al medesimo scopo in Contrada Bandiera e Fiumicello presso il Lognone Tondo, sul versante opposto del territorio comunale ginosino - si legge in una nota a firma di del responsabile Dipartimento Cittadino Politiche Agricole, A. Angelo Lomagistro - Con sgomento abbiamo appurato che lo stato dei canali fluviali dell’intero territorio comunale e in particolare della zona Gaudella è di pressoché totale abbandono per mancanza atavica di interventi manutentivi e di pulizia dell’alveo e dei margini, come evidenzia la presenza nel letto dei canali di una fitta vegetazione di canne altissime e arbusti della macchia mediterranea, addirittura in qualche punto persino di alberi di età pluridecennale.

La zona, peraltro, è già stata oggetto dell’ultima piena alluvionale del fiume Lato per esondazione dei suddetti canali nei quali l’acqua incontra evidentemente ostacolo al deflusso con conseguente danno alle coltivazioni contigue di tipo ortofrutticolo e vitivinicolo. Le condizioni dei ponti della zona, alcuni dei quali carrabili, con le relative paratie sono altrettanto vetuste e talora con evidenti condizioni di pericolo per la pubblica sicurezza.

Ci chiediamo -  prosegue Lomagistro - come sia possibile che in tutti questi anni a fronte di continue sollecitazioni degli agricoltori della zona e delle citate calamità naturali con i relativi danni conseguiti, derogando ai più elementari principi di pubblica sicurezza, non si sia ritenuto di procedere con apposite valutazioni ispettive e non siano stati attivati interventi di bonifiche e pulizia straordinaria dei canali da parte dei relativi Consorzi di bonifica, confluiti recentemente in Arif Puglia. A latere, registriamo anche che i relativi Consorzi hanno comunque provveduto a inoltrare cartelle di riscossione Equitalia per le ultime annualità che per molti di questi agricoltori hanno cifre a tre zeri, aggiungendo al danno la beffa.

E’ nostra intenzione portare la serietà e l’importanza dell’argomento nelle dovute sedi istituzionali sollecitando all’uopo il Consiglio Regionale Pugliese e la governance regionale che ha in seno la responsabilità di Arif Puglia ed i relativi Consorzi di bonifica, interessando il consigliere regionale, Renato Perrini,  per una apposita interpellanza. Valutiamo nel contempo di procedere con ulteriori iniziative politiche ai vari livelli istituzionali.

La nostra provincia - conclude la nota - e il suo più fiorente settore produttivo agroalimentare meritano rispetto e ben altra attenzione oltre a quella dovuta per i recenti impianti di smaltimento rifiuti della regione Regione Puglia".

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