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Il caso
08 Luglio 2024 - 11:24
Diventa un caso che preoccupa sotto gli aspetti occupazionali, oltre che per quelli più strettamente sanitari, la revoca degli accreditamenti del polo riabilitativo Osmairm di Martina Franca. Immediata la reazione sindacale.
«Secondo le informazioni apprese da alcune testate giornalistiche - spiega Emiliano Messina della Fials - sembrerebbe esserci stata la revoca degli accreditamenti per il polo riabilitativo di Martina Franca in capo all’Osmairm a seguito di un presunto “irregolare cambio di sede a Martina Franca”. La ASL avrebbe richiesto la restituzione di somme illegittimamente percepite pari a circa 3 milioni di euro».
«L’attenzione - afferma Messina - deve essere rivolta alla tutela occupazionale e quindi ai lavoratori impiegati nella struttura oggetto della presunta revoca degli accreditamenti di un ambulatorio riabilitativo di Marina Franca, per questo chiediamo l’immediato avvio di un tavolo di confronto perché abbiamo necessità di avere notizie chiare ed esaustive prima di avviare le azioni vertenziali di sostegno ai lavoratori, non possiamo permettere la perdita di nessun posto di lavoro, ma neanche un arretramento dell’assistenza ai pazienti».
«Qualche settimana fa rileva il segretario della Fials - la nostra organizzazione sindacale, una delle più rappresentative nell’Osmairm, aveva sottoscritto un accordo che andava verso l’assunzione di nuovo personale e l’estensione oraria a full time dei lavoratori a tempo parziale, segno di come l’azione sindacale ha raggiunto gli effetti sul tavolo delle trattative - rimarca Emiliano Messina – qualche giorno dopo alcune organizzazioni sindacali che avevano abbandonato il tavolo di confronto, hanno sottoscritto lo stesso accordo durante una manifestazione di protesta che ci è apparsa inopportuna in quel momento, considerando che gli accordi erano stati già raggiunti e cristallizzati in un verbale nei giorni precedenti. La situazione Osmairm È oggi incandescente e non possiamo permetterci un agire sindacale strumentale, impreparato, che va alla ricerca di sola visibilità per questo come abbiamo sempre fatto saremo concreti e agiremo a tutela dei lavoratori e dei cittadini. Non possiamo permettere che Taranto perda anche un solo posto di lavoro».
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