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Il caso

«Differenziata e tributi, così non va»

Il movimento Con analizza i dati sulla raccolta rifiuti e sulla Tari: «Servono soluzioni coraggiose»

Contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti

Contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti foto d'archivio)

«I dati dell’Osservatorio regionale sui rifiuti a Taranto segnano ancora risultati eccessivamente bassi, ce lo ricorda Legambiente, probabilmente a causa di un progetto di raccolta che andrebbe rivisto e che non può essere lasciato alla singola iniziativa dei cittadini». Lo afferma il coordinamento provinciale di Con, a seguito degli scarsissimi risultati ottenuti con la raccolta differenziata dei rifiuti a Taranto.

«Ed anche inasprire il sistema sanzionatorio - osserva il coordinamento di Con - non serve a niente se i destinatari delle sanzioni non  pagano, perché privi di mezzi o di risorse su cui eseguire forme di recupero. Lo dimostrano ampiamente i dati della riscossione dei tributi locali, certificati dall’organo di revisione del Comune di Taranto, che indicano mancati incassi TARI per percentuali piuttosto elevate e mancati incassi dal sistema contravvenzionale altrettanto seri».
«Nel frattempo, in questa situazione di stallo, l’unica soluzione applicabile - a parere di Con - resta il conferimento in discarica o l’incenerimentoNon c’è alternativa al porta a porta che pure ha costi complessi da sostenere e richiede un lavoro di educazione costante della cittadinanza. Come richiede risorse anche la verifica continuativa della popolazione censita rispetto agli obblighi di contribuzione, quella immigrata, quella delle aree più periferiche e peggio servite».
«La comunicazione social, che ci racconta ogni giorno il lodevole impegno di Kyma Ambiente - conclude Con - non serve, purtroppo, rispetto ai dati forniti da Legambiente. Non serve neanche dedicare ulteriore tempo in analisi politiche estranee al conteso di gestione del ciclo dei rifiuti. Ci vorrebbe coraggio nel riformare il sistema di raccolta e quello della riscossione dei tributi, entrambe questioni non più rimandabili».

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