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Sviluppo

Regione Puglia, ecco il Minipia Turismo, tutto quello che c'è da sapere

Le domande dovranno essere presentate a partire dal prossimo 22 maggio

Cosimo Borraccino

Cosimo Borraccino

«Dalla Regione Puglia, dopo la collaudata fase di condivisione con tutti gli stakeholder nel comitato del partenariato economico sociale, arriva uno strumento finanziario per il settore turistico, con determina dirigenziale del Dipartimento Sviluppo Economico, Sezione Competitività, Servizio Incentivi PMI e Grandi Imprese numero 276 del 17 Aprile 2024».

Lo sottolinea Cosimo Borraccino, Consigliere del Presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto.

«Un lavoro portato avanti dal Presidente Emiliano - racconta Borraccino - e dall’assessore Delli Noci. Il MINIPIA TURISM che sostituisce il vecchio Titolo II capo 6, è una misura molto attesa dagli operatori del turismo alberghiero ed extra alberghiero che così dal prossimo 22 Maggio potranno presentare le domande.

Servirà per realizzare:
•lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico;
•immobili abbandonati da almeno tre anni ed ubicati in zona "A" - centro storico - da destinarsi interamente ad attività ricettiva;
•manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali al fine della trasformazione dell’immobile in
strutture turistico alberghiere ed in strutture extralberghiere;
•nuove attività turistico alberghiere attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;
•recupero e riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia;
•la realizzazione o l’ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla
ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;
•la realizzazione, l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di campeggi (comprese le mini-
aree di sosta e i campeggi nella forma del 'glamping') ed approdi turistici;
•gli interventi volti al miglioramento, ampliamento e realizzazione di infrastrutture sportive, anche idonee
ad ospitare eventi agonistici regionali, nazionali ed internazionali approvate dal CONI e omologate
dalla Federazione competente;
•parchi tematici intesi quali strutture concepite intorno a temi ispirati, a titolo esemplificativo e non
esaustivo, alla storia, al cinema, all’ambiente e alla società, alle scienze, alla fauna ed alla flora.
Va specificato che le strutture extralberghiere devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere non inferiore a 5.

Il Mini Pacchetto Integrato Turismo deve essere costituito da Investimenti Produttivi integrati con programmi
di carattere digitale e tecnologico che riguardino almeno uno dei seguenti interventi:
-Innovazione digitale, tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese turistiche;
-progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, in stretta correlazione con la
strategia regionale di specializzazione intelligente.
Inoltre il progetto oggetto di agevolazione potrà comprendere programmi di tutela ambientale nonché,
esclusivamente per le PMI, anche:
-programmi di consulenze specialistiche, inclusa l’Internazionalizzazione;
-spese per la partecipazione a fiere.

Per gli Investimenti Produttivi le agevolazioni sono concesse nei seguenti limiti:
a) per le grandi imprese il 35%,
b) per le medie imprese il 45%,
c) per le piccole imprese il 55%.

Nell’ambito degli Investimenti Produttivi sono ammissibili:
-acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo
dell’investimento produttivo; per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti
a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
-opere murarie e assimilabili (incluso l’acquisto dell’immobile);
-acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, nuovi di fabbrica ed in linea con i dettami Industria 4.0 e del Green Deal europeo;
-i mezzi mobili solo se strettamente funzionali e pertinenti rispetto all’attività ammissibile svolta
dall’impresa;
-studi preliminari di fattibilità e spese per progettazioni e direzione lavori, nonché relazione tecnico - estimativa asseverata della cantierabilità e delle spese previste, anche per eventuale tutela ambientale, da parte di un tecnico iscritto ad albo.

Invece non sono ammissibili:
-spese di pura sostituzione;
-spese notarili e quelle relative a imposte e tasse;
-le spese relative all’acquisto di macchinari ed attrezzature usati;
-i titoli di spesa regolati in contanti;
-le spese di funzionamento;
-le spese relative all’acquisto di scorte;
-le spese sostenute con commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate ed indipendentemente
dal settore in cui opera l’impresa;
-i titoli di spesa nei quali l’importo complessivo dei beni agevolabili sia inferiore a 500,00 euro;
-attività di consulenza avente per oggetto la predisposizione della domanda di contributo e della rendicontazione;
-le spese relative all’acquisto di mezzi mobili qualora non strettamente funzionali all’attività;
-IVA e ogni altro tributo od onere fiscale, salvo nei casi in cui sia non recuperabile dal beneficiario.
-tutte le spese non capitalizzate ad eccezione delle spese relative alle consulenze per l’Innovazione, per
la Formazione e per l’acquisizione di servizi;
-le spese di caratterizzazione e di bonifica di aree inquinate.

Per presentare la domanda, il soggetto proponente, dopo aver attivato sulla piattaforma telematica disponibile sul sito
https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/ il proprio profilo, avvia la compilazione della proposta progettuale cui
viene assegnato un codice pratica; una volta inseriti i dati sintetici obbligatori, il soggetto proponente completa
la compilazione della propria istanza – direttamente o tramite referente accreditato e appositamente delegato
su piattaforma per la singola proposta progettuale – e risponde al questionario ex ante.

La realizzazione del progetto di agevolazione può avere una durata massima di 24 mesi dalla comunicazione dell’esito
positivo delle verifiche ma il beneficiario può presentare una o più richieste di proroga del termine di conclusione del progetto, a condizione che la richiesta sia adeguatamente
motivata e presentata prima della scadenza del termine di conclusione.

Per maggiori informazioni:
Regione Puglia – Dipartimento Sviluppo Economico
Sezione Competitività – Servizio Incentivi alle PMI e Grandi Imprese
Corso Sonnino, 177 - 70121 Bari.
PEC: aiutipmiturismo.regione@pec.rupar.puglia.it.
Siti internet:
www.regione.puglia.it; https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/; www.pugliasviluppo.eu».

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