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Salute

«Bonus celiachia, rivedere i tetti di spesa»

L'appello per l'erogazione gratuita dei prodotti

Verso l'audizione in Regione per il contributo erogato ai pazienti celiaci

Verso l'audizione in Regione per il contributo erogato ai pazienti celiaci

«Per i celiaci in questa situazione è demoralizzante che una Regione come la Puglia, che a parole si definisce sempre al fianco dei più deboli, stia temporeggiando oltremodo».

Il vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, ha presentato una richiesta di audizione in Terza Commissione per ascoltare il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, al fine di risolvere i problemi dei pazienti affetti dalla celiachia, classificata come una malattia rara, che comporta disagi di varia natura.

«Da diversi anni la Regione Puglia ha dematerializzato i buoni acquisto Asl per le persone affette da celiachia - spiega Perrini che prosegue - Quindi, al posto dei buoni cartacei, da ritirare periodicamente agli sportelli delle Asl pugliesi, i celiaci acquistano i loro prodotti gluten free muniti soltanto della tessera sanitaria e di un codice pin, rilasciato dall’azienda sanitaria locale, come già avviene in altre regioni italiane».

Renato Perrini, consigliere regionale (Fratelli d'Italia)

«Al resto, il sistema informativo regionale "Edotto", rileva gli esercizi convenzionati (farmacie, negozi specializzati, supermercati) che registrano i consumi e aggiornano la quota di rimborso degli assistiti. I quali, così, non saranno più costretti a spendere i buoni cartacei (del valore complessivo mensile di circa 140 euro per gli uomini 99 euro per le donne adulte. Per i bambini fino ai 10 anni questo contributo è inferiore) in un’unica soluzione, ma potranno effettuare più acquisti fino all’esaurimento della somma. I rivenditori, da un lato, si vedono semplificata la rendicontazione e la contabilità dei rimborsi, ma dall’altro, numerose famiglie nelle scorse settimane hanno segnalato al sottoscritto l’impossibilità di acquistare i prodotti a causa dei rincari. La corsa dell'inflazione a cui stiamo assistendo - aggiunge Perrini - ha inciso profondamente sul carrello della spesa delle famiglie monoreddito. Considerato che ogni Regione può determinare in autonomia modalità e tempi dell’erogazione dei buoni spesa, ho protocollato una richiesta di audizione al fine di rivedere i tetti di spesa per il contributo economico che viene erogato ai pazienti celiaci, per aiutarli a coprire i costi dei prodotti alimentari speciali senza glutine, notoriamente più costosi dei corrispondenti prodotti con glutine. Ho chiesto inoltre che venga allineato tra i sessi il valore dei buoni per l’acquisto di prodotti specificamente formulati per celiaci. Se non si ripristina l'importo del bonus, il rischio è che il celiaco sia costretto a seguire la stessa dieta per tutto l'anno, se non per tutta la vita». 

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