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I divieti

Settimana Santa, l'ordinanza delle polemiche

Casartigiani: «Il Comune sbaglia»

La Settimana Santa a Taranto

La Settimana Santa a Taranto

Emanati i divieti di vendita di bevande in contenitori in vetro e in alluminio, nel borgo umbertino e a Talsano, in occasione della celebrazione dei riti della Settimana Santa. Questo è quanto stabilito dall’amministrazione comunale con l’ordinanza nr. 5 del 25/03/2024. Decisione che i rappresentanti di categoria di Casartigiani Taranto, rispettivamente dei giovani imprenditori Pierpaolo Carabotta e di Food e ristorazione Vincenzo Cosa, non condividono poiché l’ordinanza sindacale è stata diramata a ridosso dell' evento. L'associazione sottolinea come già mesi addietro fosse stato richiesto all’amministrazione comunale di diffondere il provvedimento almeno quindici giorni prima delle celebrazioni, periodo in cui i titolari avrebbero potuto organizzarsi correttamente per la fornitura di bevande in contenitori diversi, così da non perdere i guadagni. Richiesta palesemente inascoltata, si evidenzia dall'associazione.

"I divieti, come richiesto a suo tempo da Casartigiani Taranto, avrebbero dovuto limitarsi alla sola vendita di bevande in contenitori in vetro e non di alluminio" si legge in una nota. Inoltre, Carabotta e Cosa avevano auspicato che i divieti fossero relativi  limitatamente al consumo sul suolo pubblico, per lasciare libere le attività sia di commercianti sia di distributori automatici. A detta di Casartigiani Taranto, qualora le ragioni dell’ordinanza fossero riconducibili a questioni di sicurezza pubblica, quest’ultima non dovrebbe riferirsi solo all’area all’uopo destinata ma all’intera zona" si legge ancora.

 Ancora, nell'ordinanza sindacale non sarebbero chiari alcuni passaggi sulle zone, motivo per cui Casartigiani Taranto ha richiesto al dirigente SUAP maggiori delucidazioni: «Non è la prima volta – hanno detto Carabotta e Cosa - che l’amministrazione ci gioca questi scherzi, a ridosso delle celebrazioni e nonostante le nostre ripetute sollecitazioni. Riteniamo sia giusto applicare delle restrizioni a tutela della sicurezza pubblica; tuttavia, riteniamo che il divieto di consumo di bevande interessi esclusivamente i prodotti in contenitori di vetro e non anche in lattina, in quanto non costituenti un reale pericolo all'incolumità pubblica. Casartigiani Taranto, pertanto, si riserverà di rivolgersi alle sedi opportune per capire come procedere su questa questione che ormai da diversi anni lede i nostri associati e i loro ricavi, già fortemente compromessi dalla crisi socioeconomica che investe la città» hanno concluso.

 L’associazione datoriale degli artigiani tarantini ribadisce la necessità dell’istituzione di un tavolo di programmazione, tra l’amministrazione e le associazioni di categoria, nella fase organizzativa degli eventi, così da aiutare concretamente le piccole e medie imprese tarantine. Infine, Casartigiani ha scritto anche al Prefetto di Taranto Paola Dessì per chiedere maggiori approfondimenti giuridici e delucidazioni in materia di sicurezza e ordine pubblico.

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