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Il fatto
26 Marzo 2024 - 06:55
La Prefettura di Bari
È l’ex prefetto di Taranto, Claudio Sammartino, settant’anni, ad avere il difficile compito di guidare la commissione d’accesso disposta dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al Comune di Bari.
La commissione nominata dal Viminale è composta, oltre che dal prefetto in quiescenza Sammartino, anche dal viceprefetto Antonio Giannelli e dal maggiore dello Scico della Guardia di finanza Pio Giuseppe Stola. La vicenda relativa al capoluogo pugliese sta avendo enorme clamore e riverberi a livello nazionale, anche dopo le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
«A chi in queste ore sta alimentando la strumentalizzazione politica, ricordo che da sostituto procuratore distrettuale antimafia indagai e chiesi il rinvio a giudizio di Antonio Capriati nel processo Dolmen. Sostenni l’accusa in giudizio per anni di udienze e Capriati fu condannato all’ergastolo per omicidio. Altro che ossequio» ha voluto successivamente precisare il governatore, rispondendo a quanto affermato in una nota dai parlamentari pugliesi di Forza Italia Dario Damiani, Rita Dalla Chiesa, Andrea Caroppo, Giandiego Gatta e Vito De Palma.
«Emiliano non ricorda bene? Sulla difesa di Antonio Decaro siamo perplessi, per usare un eufemismo, sulla sua smentita dell’incontro, raccontato pubblicamente da Michele Emiliano, con la sorella del boss. Decaro cerca di smentire, ma le immagini sono eloquenti: il sindaco di Bari mimava in diretta con sincerità l’incontro che oggi smentisce. Il video parla da sè e non racconta una pagina lusinghiera. Emiliano, Decaro e la sorella del boss: la verità prenderà forma, e noi siamo in prima linea per difendere le comunità anche oltre gli slogan, anche oltre il ‘politicamente corretto’. Se ne occupi l’Antimafia».
Da parte sua, il deputato del Pd Ubaldo Pagano ha ricordato che «la Bari di 20 anni fa era un altro mondo rispetto alla città che conosciamo oggi. In tanti, troppi purtroppo o per fortuna hanno dimenticato il traffico fuoricontrollo, la sporcizia, gli scippi all’ordine del giorno, i commercianti umiliati, l’abbandono e l’incuria in chi versavano innumerevoli zone, l’assenza di un’offerta culturale. In questo contesto si è svolta l’azione difficilissima del magistrato antimafia Michele Emiliano quando è diventato Sindaco. Un pm da sempre in prima linea, non solo in Puglia ma addirittura anche in Sicilia. Un simbolo dell’Antimafia scampato a più di una decina di attentati che ha dovuto portare in spalla il feretro di una guida e di un amico come Rosario Livatino». Intanto, altre polemiche hanno sfiorato anche lo stesso Claudio Sammartino. Sono stati i quotidiani La Repubblica e Il Fatto Quotidiano a ricordare che l’ex prefetto di Taranto che guida ora la commissione d’accesso è zio di Luca Sammartino, vicepresidente della Regione Siciliana, sotto processo per corruzione elettorale e uomo vicino alla Lega, partito che ha fatto eleggere la moglie di Luca Sammartino in Parlamento.
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