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Il caso Scazzi
19 Marzo 2024 - 07:09
Michele Misseri
Concetta Serrano non mette in discussione le sentenze. La madre di Sarah Scazzi chiede a Michele Misseri la verità sul perché quel 26 agosto 2010 la figlia è stata uccisa in casa sua e di sua sorella. Il caso di Avetrana fa registrare un’altra novità dopo l’uscita dal carcere di Michele Misseri.
Dopo una lettera di Valentina Misseri al quotidiano La Stampa è saltata fuori l’ipotesi di un incontro fra Concetta e suo cognato. Lo conferma l’avvocato Luigi Palmieri, legale di Concetta Serrano Spagnolo e Claudio Scazzi, precisando che i familiari della 15enne assassinata non sono in cerca di una ricostruzione sostanzialmente diversa da quella processuale. “La mamma e il fratello di Sarah condividono in pieno la verità processuale, come hanno spesso ribadito dopo la sentenza definitiva. La signora Concetta – ha spiegato l’avvocato Palmieri – chiede una parola di verità per la quale non è mai troppo tardi. Vuole comprendere il perché di quanto è accaduto quel giorno in casa Misseri. Quello che è successo a sua figlia è avvenuto in casa di familiari, di persone vicine delle quali lei si fidava e anche Sarah, una richiesta legittima di una madre. Chiede di incontrare Michele in privato, per ovvie ragioni preferisce non incontrarlo da sola ma insieme a suo figlio Claudio e non ha nulla in contrario se al confronto vorrà essere presente anche Valentina.
La sua richiesta -sottolinea l’avvocato Palmieri- è solo questa. Non cerca altro, tantomeno un altro processo mediatico”. Puntualizza il legale che assiste la mamma di Sarah sin dalla fase cruciale delle indagini. Come è noto per l’omicidio di Sarah, la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano, sorella di Concetta, stanno scontando l’ergastolo in carcere a Taranto. Sono state condannate nei tre gradi di giudizio con le accuse di concorso in sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere. Mentre Michele Misseri è tornato in libertà lo scorso 11 febbraio dopo aver saldato il suo debito con la giustizia, 8 anni di reclusione per soppressione del corpo della nipote, ai quali si è aggiunta un’altra condanna molto più leggera per diffamazione, un periodo di reclusione ridotto da uno sconto di pena per buona condotta e grazie al decreto “sfolla carceri”. Dopo le solite interviste definite esclusive che in realtà non sono interviste, perché non c’è contraddittorio, ma monologhi in cui ripete come un disco rotto che lui è il colpevole e moglie e figlia sono in cella da innocenti, Michele Misseri è tornato ad Avetrana dove ha ripreso la sua vita di contadino. Dal carcere di Lecce ha spedito numerose lettere, soprattutto a moglie e figlia, a quanto pare senza ricevere alcuna risposta.
Alcuni anni fa ne ha scritta anche una a Concetta chiedendole perdono e continuando ad auto accusarsi. Riuscirà a dire qualcosa di diverso dalla sua solita versione in un confronto con la mamma di Sarah? Intanto, la notizia del possibile incontro ha mobilitato di nuovo il circo mediatico.
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