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Le indagini

Anche Carlo Maria Capristo tra gli “spiati”

Il caso Striano e le attività di dossieraggio: c’è anche il nome dell’ex procuratore della Repubblica di Taranto

Carlo Maria Capristo

Carlo Maria Capristo

Da giorni i titoli dei quotidiani nazionali sono dedicati all’inchiesta su una enorme attività di dossieraggio dalle finalità ancora oscure nei confronti di numerosi esponenti prevalentemente del mondo politico ma non solo.

L’inchiesta, da quanto si legge, ruota intorno al nome di un luogotenente della Guardia di Finanza in servizio al Gruppo Sos (segnalazione operazioni sospette) della Direzione Nazionale Antimafia e Terrorismo, Pasquale Striano e di altri indagati, a quanto pare una quindicina, fra i quali anche un magistrato, Antonio Laudati, già procuratore a Bari e tre giornalisti. L’elenco dei personaggi spiati abusivamente è lunghissimo. Ci sono i nomi di Ministri dell’attuale Governo, come Guido Crosetto e Francesco Lollobrigida, c’è l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, spiato forse quando era a Palazzo Chigi - considerando il periodo degli accessi contestati - e tre familiari. Oltre a tanti esponenti del mondo politico e istituzionale, ci sono anche nomi del mondo della finanza, dello sport, dell’imprenditoria, dello spettacolo, di coloro che hanno avuto ruoli di spicco in piena emergenza Covid e della magistratura. Fra le toghe c’è l’ex procuratore capo di Taranto Carlo Maria Capristo.

Il suo nome compare nell’elenco dei 300 spiati pubblicato nei giorni scorsi dall’edizione on line di alcune testate nazionali. Perché la toga pugliese è finita nel mirino di chi setacciava indebitamente le banche dati, con quale obiettivo venivano effettuati questi accessi alla ricerca di informazioni a suo carico? Le inchieste che lo hanno riguardato negli anni scorsi sono Da giorni i titoli dei quotidiani nazionali sono dedicati all’inchiesta su una enorme attività di dossieraggio dalle finalità ancora oscure nei confronti di numerosi esponenti prevalentemente del mondo politico ma non solo. L’inchiesta, da quanto si legge, ruota intorno al nome di un luogotenente della Guardia di Finanza in servizio al Gruppo Sos (segnalazione operazioni sospette) della Direzione Nazionale Antimafia e Terrorismo, Pasquale Striano e di altri indagati, a quanto pare una quindicina, fra i quali anche un magistrato, Antonio Laudati, già procuratore a Bari e tre giornalisti. L’elenco dei personaggi spiati abusivamente è lunghissimo.

Ci sono i nomi di Ministri dell’attuale Governo, come Guido Crosetto e Francesco Lollobrigida, c’è l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, spiato forse quando era a Palazzo Chigi - considerando il periodo degli accessi contestati - e tre familiari. Oltre a tanti esponenti del mondo politico e istituzionale, ci sono anche nomi del mondo della finanza, dello sport, dell’imprenditoria, dello spettacolo, di coloro che hanno avuto ruoli di spicco in piena emergenza Covid e della magistratura. Fra le toghe c’è l’ex procuratore capo di Taranto Carlo Maria Capristo. Il suo nome compare nell’elenco dei 300 spiati pubblicato nei giorni scorsi dall’edizione on line di alcune testate nazionali. Perché la toga pugliese è finita nel mirino di chi setacciava indebitamente le banche dati, con quale obiettivo venivano effettuati questi accessi alla ricerca di informazioni a suo carico? Le inchieste che lo hanno riguardato negli anni scorsi sono

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