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Il blitz

Mafia e politica, procedimenti disciplinari all'Amiu

Tre dipendenti coinvolti nell'inchiesta

Kyma Ambiente

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Prime conseguenze dopo il blitz della Guardia di Finanza che ha portato all'arresto, fra gli altri, di tre dipendenti di Kyma Ambiente (Amiu). Il Consiglio di Amministrazione della società di proprietà comunale, «insediatosi nella giornata del 16 gennaio 2024, preso atto delle notizie di stampa, ha deliberato di avviare il procedimento disciplinare come statuito dai Contratti Collettivi di riferimento a carico dei tre dipendenti coinvolti, riservandosi ulteriori determinazioni».
«Nel confermare piena fiducia nell’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine - si conclude - il Consiglio di Amministrazione si augura che i dipendenti coinvolti possano al più presto chiarire la propria posizione».

Dei tre dipendenti coinvolti spicca il dirigente Rocco Scalera, già implicato nell'inchiesta sulle presunte anomalie nel concorso per assunzione di personale alla stessa Amiu. Questa volta Scalera è accusato di aver interessato Giulio Modeo - arrestato anche lui - per garantire sostegno elettorale in cambio di assunzioni e affidamento di commesse. Il caso, come è noto, coinvolge il sindaco di Statte, Francesco Andrioli, finito in carcere, il quale avrebbe stretto un patto con il clan capeggiato dallo stesso Modeo e da Davide Sudoso, allo scopo di garantirsi appoggio elettorale.

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