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A Taranto il sottosegretario Tullio Ferrante: i sopralluoghi

Una serie di visite per constatare in prima persona lo stato di alcune opere viarie e ferroviarie di particolare interesse per la provincia tarantina

A Taranto il sottosegretario Tullio Ferrante: i sopralluoghi - foto di Francesco Manfuso

A Taranto il sottosegretario Tullio Ferrante: i sopralluoghi - foto di Francesco Manfuso

Il Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Tullio Ferrante è stato a Taranto, nella giornata di ieri, impegnato in una serie di visite per constatare in prima persona lo stato di alcune opere viarie e ferroviarie di particolare interesse per la provincia tarantina. 

Ad accompagnarlo, il deputato di FI, Vito De Palma, il consigliere regionale Massimiliano Di Cuia, il responsabile Compartimento Puglia di ANAS, Ing. Vincenzo Marzi. La visita è iniziata con sopralluoghi presso la Galleria “Mauro-Mottola” lungo la SS 100 per cui risultano attivi lavori di ripristino strutturale e di manutenzione degli impianti e presso l’uscita per Massafra lungo la SS 7; arterie, queste, interessate da lavori di completamento ed interventi di manutenzione programmata per assicurare il contenimento dell’incidentalità e migliorarne i livelli di servizio, anche in previsione della necessità di rispondere al prevedibile aumento dei flussi attesi dalla città per i prossimi Giochi del Mediterraneo del 2026. È stata successivamente la volta della stazione di Taranto Centrale, al centro, insieme a Taranto Nasisi, di un piano di interventi per complessivi 72 milioni di euro a valere su fondi per quota parte PNRR. Interventi che prevedranno la riqualificazione dei siti, la realizzazione di un secondo fronte di accesso e di un nuovo terminal bus a Taranto Centrale e un terminal intermodale ferro-gomma da ultimarsi entro il 2025 e finalizzato ad aumentare competitività e funzionalità della Stazione Taranto Nasisi.

«La mia presenza a Taranto – ha affermato il Sottosegretario – intende portare l’attenzione del Ministero e del Governo un’area viva e strategica del tessuto produttivo del nostro Mezzogiorno. Un territorio che necessita di essere supportato nel potenziamento e nella funzionalità, anche sotto il profilo della sicurezza, dei collegamenti, che ne fanno perno di scambio e interscambio fondamentale per il Sud».

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