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Il caso elezioni

Ordine degli Avvocati, fissata l'ultima udienza: ecco quando arriverà il verdetto finale

Si pronuncerà la Cassazione

Gianleo Cigliola

Gianleo Cigliola

Si scriverà il 12 dicembre il capitolo finale della lunga e complessa vicenda che ruota attorno all'Ordine degli Avvocati di Taranto. Un caso che tra contestazioni, polemiche, ricorsi e colpi di scena va avanti dallo scorso gennaio, quando si tennero le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine. Da gennaio a dicembre, quindi: comunque andrà a finire, per l'avvocatura ionica il 2023 sarà un anno difficile da dimenticare.
   
Nella giornata di ieri, martedì 29 agosto, "è pervenuta comunicazione alle parti costituite, dalla Cancelleria delle Sezioni Unite Civili della Corte Suprema di Cassazione, della fissazione della udienza nei procedimenti che vedono come parte l’Ordine degli Avvocati di Taranto ed altri da un lato, e gli avvocati Vincenzo Di Maggio, Paola Antonia Donvito, Orlando Rosario Pompeo , Comegna Sebastiano, De Franco Adriano, Macrì Giuseppe e Thiery Nestore dall’altro, per il giorno 12 Dicembre 2023 in Camera di Consiglio, procedimento previsto dall’art.380-bis 1 del codice di procedura civile", si legge in un post sul profilo facebook ufficiale dell'Ordine degli Avvocati di Taranto. "A mente di detto articolo le Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione decideranno senza l’intervento del Pubblico Ministero e delle parti, che avranno facoltà di depositare i loro scritti nei termini assegnati, ed al termine della camera di consiglio depositeranno ordinanza sinteticamente motivata, salvo riservarsi il deposito nei successivi sessanta giorni. Vista la portata dei motivi di ricorso" è la chiosa "la citata ordinanza deciderà con principi definitivi in ordine al ben noto contendere scaturito dalla elezioni del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati dello scorso mese di Gennaio".
Un "ben noto contendere" che si trascina di fatto da prima dei giorni del voto, il 25, 26, 27 e 28 gennaio.
Era il 23 gennaio, a due giorni dallo svolgimento delle elezioni, quando la Commissione elettorale escludeva dalla competizione elettorale, per presunta incandidabilità, gli avvocati Di Maggio, Donvito, Orlando e Comegna; il giorno dopo il Consiglio Nazionale Forense, adito in via d’urgenza, ordinava che la Commissione elettorale provvedesse all’immediata ammissione della candidatura dei ricorrenti e fissava l’udienza del 27 gennaio 2023 per il merito. Si va al voto, allora, con tre coalizioni in campola lista Di Maggio “Le Voci del Foro”, la lista Cigliola “nuovo impegno Forense” e la lista Casiello “Il rinnovamento continua - Coerenza e Trasparenza”E se “Le Voci del Foro” ottiene 12 dei 21 seggi a disposizione, con gli avvocati Vincenzo Di Maggio e Paola Donvito come più suffragati era poi la Commissione elettorale, a maggioranza, a dichiarare ineleggibili sette candidati (Di Maggio, Donvito, Orlando e Comegna, De Franco, Macrì e Thiery), risultati tutti eletti (uno primo dei non eletti) nella lista Di Maggio. La maggioranza va quindi alle liste Cigliola-Casiello, nel frattempo alleatesi, con Gianleo Cigliola nuovo presidente
Da allora, ecco la sentenza del 17 maggio del Consiglio Nazionale Forense, che annullava le elezioni; la decisione del Consiglio dell’Ordine che - dopo aver in un primo momento dichiarato di voler attendere il giudizio della Cassazione sulla impugnazione della sentenza - fissava nuove elezioni per novembre; i ricorsi spediti al CNF e comunicati, per conoscenza, al Ministero della Giustizia ed alla Procura della Repubblica e il commissariamento deciso dal ministro Nordio, dopo l’ultima deliberazione del Consiglio che voleva anticipare le elezioni a metà settembre
Nuovo ricorso, e nuovo colpo di scena, con il Tar di Lecce che ferma il commissariamento: i giudici amministrativi accolgono la richiesta di sospensiva presentata, oltre che dall'avvocato Gianleo Cigliola, anche dagli avvocati Mirella Casiello, Carlo Raffo, Francesca Fischetti, Fabrizio Todaro, Francesco D'Errico, Giovanni Albano, Daniele Sacco, Emanuele Altamura, Luigia Brunetti. Su questo, il 6 settembre prossimo è prevista la Camera di Consiglio. I ricorrenti contestavano il decreto del Ministero della Giustizia del 4 luglio, che disponeva lo scioglimento del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Taranto e la nomina dell'avv. Francesco Logrieco del Foro di Trani quale Commissario straordinario, e la delibera del Consiglio Nazionale Forense del 23 giugno, con cui è stato proposto al ministro della Giustizia il commissariamento.  
Prima del commissariamento, il Consiglio uscente, presieduto come detto dall'avvocato Cigliola, aveva indetto nuove elezioni da tenersi nelle giornate di lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 settembre prossimi.
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