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Il nodo cassa integrazione

«Ex Ilva, rischio bomba sociale»

L'allarme di Turco

Lavoratori di Acciaierie d'Italia

Lavoratori di Acciaierie d'Italia

Arriva in Parlamento il "caso" della cassa integrazione per i lavoratori di Acciaierie d'Italia a Taranto.

«In questo momento a Taranto 2.500 famiglie non sanno cosa sarà di loro perché il Governo, dimostrando ancora una volta tutta la sua incapacità e incompetenza rispetto alle esigenze dei cittadini, non autorizza la cassa integrazione guadagni straordinaria destinata ai lavoratori dipendenti di ex Ilva» dice infatti il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle.

Per il parlamentare tarantino, questa «è una vicenda assurda e paradossale, se si pensa che le quote dello stabilimento siderurgico del capoluogo ionico sono perlopiù in mano pubblica. Il Ministero del Lavoro lo scorso 4 luglio annunciò la cig straordinaria fino al 31 dicembre 2023 per i 2.500 lavoratori, ma ad oggi continua a restare inerte rispetto a un danno sociale ed economico che, in questo scenario, fomenterebbe ancor di più il dramma occupazionale dell'hinterland tarantino».

La richiesta del senatore è che «il ministero intervenga tempestivamente, rispettando i diritti dei lavoratori e le complessità di un territorio che adesso osserva un aggravio dell'afflizione discendente dal ricatto occupazionale».

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