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L'analisi
07 Luglio 2023 - 06:45
Non illudiamoci di scamparla liscia anche se qualche perturbazione atlantica sta cercando di tenere lontano il torrido caldo africano. Fino a qualche decennio fa a salvarci dal fuoco del Sahara c’era l’Anticiclone delle Azzorre che fungeva da barriera invisibile alle ondate di calore tropicale, donandoci estati calde ma sopportabili.
Ora a causa di quel grado e due di aumento globale della temperatura terrestre, la nostra barriera anticiclonica si è spostata, infatti la troviamo sovente fuori del Mediterraneo più in prossimità dell’Islanda, quindi porte aperte all’inferno africano. Le ondate di calore, negli ultimi anni, sono aumentate in intensità, frequenza e durata (durano di più) in molte regioni del mondo, compresa l’area Mediterranea. E’ notizia di qualche giorno fa che in India si sono verificate punte di +50° C. con centinaia di morti. Problemi per ondate di caldo record anche in Texas e in Canada. In Europa al momento record di caldo si registra in Spagna e in Inghilterra. Purtroppo dobbiamo aspettarci qualche situazione analoga anche da noi in Italia. In tutto questo non ci resta che prepararci ed adattarci e soprattutto proteggerci. A tal proposito abbiamo chiesto ad alcuni nostri lettori, esperti nel campo dei rischi sanitari per le popolazioni coinvolte da anomale bolle di calore, di darci qualche informazione su come evitare di restare coinvolti in patologie anche gravi come i colpi di calore, indotte da prolungati periodo di caldo insopportabile.
Intanto spieghiamo cosa si intende per ondata di calore: questa è una condizione in cui si registrano temperature molto elevate, diurne e notturne, protratte per un tempo tra le 48 e le 72 ore caratterizzate da alti tassi di umidità. Un fatto questo che può mettere a serio rischio la salute umana e non solo. Infatti ondate di calore hanno notevoli impatti negativi anche sulla produzione agricola e presso gli allevamenti di bovini, quest’ultimi infatti a temperature elevate riducono notevolmente la produzione di latte. Senza parlare degli incendi boschivi. Tornando a noi umani va detto che le persone più a rischio sono i pazienti fragili e gli anziani, ma anche i soggetti sani le cui temperature elevate possono causare numerosi disturbi come stress, affaticamento, vertigini, difficoltà di concentrazione, alterazioni del sonno, facile irritabilità e uno stato generale di agitazione e di disagio, ma anche morti anomale. Tuttavia va chiarito che non è solo la temperatura elevata a creare problemi alla salute umana, ma è soprattutto il tasso di umidità: infatti +40°C. percepiti in un deserto dove l’umidità è quasi assente si sopporta senza problemi, mentre un +35°C. con un tasso di umidità superiore al 90% può essere letale per le persone fisicamente fragili.
Gli scienziati sono, infatti, molto preoccupati per l’aumento crescente delle temperature del pianeta associate a un incremento dell’umidità, misurata come “temperatura di bulbo umido” (tecnicamente la più bassa temperatura che si può ottenere per evaporazione di acqua nell’aria a pressione costante). Uno studio pubblicato nel 2010 stimava che una temperatura di bulbo umido di 35°C (pari a 95°F al 100% di umidità, o 115°F al 50% di umidità) sarebbe il limite superiore di sicurezza, oltre il quale il corpo umano non può più raffreddarsi facendo evaporare il sudore dalla superficie del corpo per mantenere una temperatura interna stabile. Solo di recente questo limite è stato testato sull’uomo in un ambiente 5 controllato. I risultati dell’esperimento, condotto da un team di ricerca della Pennsylvania State University, mostrano come le temperature del pianeta non abbiano ancora raggiunto il limite, tuttavia il rischio che ciò possa accade in un prossimo futuro è molto elevato. I risultati sono stati pubblicati su Nature Communications. Cosa indica la temperatura di bulbo umido Il nome deriva dalla tecnica di porre un pezzo di garza bagnato sul bulbo di un termometro a mercurio e di soffiare aria sul rivestimento per favorire l’evaporazione. Poiché il processo di evaporazione assorbe calore, il termometro si abbasserà a una temperatura inferiore rispetto ad un termometro a bulbo secco posto nella stessa posizione.
La temperatura di bulbo umido indica, quindi, il punto oltre il quale il corpo umano non riesce più a gestire la sudorazione e la sua evaporazione, e quindi il raffreddamento del corpo. Condizioni del genere sono state riscontrate nel sud dell’Asia, lungo le coste del Medio Oriente, e il sud ovest del Nord America, e si verificano quando l’umidità relativa è sopra il 95% e le temperature intorno ai 31 gradi Celsius. In questi casi il corpo umano è sostanzialmente incapace di sopportare la situazione e, se la temperatura si alza fino ai 35°, rischia di morire anche se è un soggetto giovane e sano, come ha anche dimostrato un studio pubblicato su Science Advance. L’importanza della sudorazione La sudorazione è una funzione indispensabile e necessaria per raffreddare il corpo e gestire le ondate di calore. Ma come avviene esattamente il raffreddamento per evaporazione? Una volta arrivate sulla superficie della pelle, le gocce di sudore possono diventare così calde da trasformarsi in vapore e dissolversi, contribuendo così a dissipare il calore e abbassare la temperatura corporea interna. “Il problema - ha affermato Radley Horton, professore della Columbia University e coautore dello studio menzionato sopra - è che c’è una soglia oltre la quale l’atmosfera non è più in grado di gestire e prendere umidità (fase della soprassatura): l’acqua può trasformarsi nel suo stato gassoso solo se l’aria che circonda il corpo è abbastanza secca da accettarla. Per questa ragione il caldo più secco, come quello del deserto, è sostanzialmente più gestibile”. Cosa accade al corpo quando fa troppo caldo Attraverso sei limiti ambientali determinati sperimentalmente, la temperatura di bulbo umido di nessun soggetto ha raggiunto il limite di 35°C e tutte le medie erano significativamente inferiori a questa soglia teorica. Lo studio ha mostrato, quindi, che il limite ambientale critico è persino inferiore ai 35°C ipotizzati.
Al di sotto di questi limiti, il corpo è, infatti, in grado di mantenere una temperatura interna relativamente stabile nel tempo. Al di sopra, invece, la temperatura interna aumenta continuamente e così anche il rischio di malattie legate al calore con esposizioni prolungate a esso. Quando il corpo si surriscalda, il cuore deve lavorare di più per pompare il flusso sanguigno sulla pelle per dissipare il calore, e quando si suda anche, ciò diminuisce i fluidi corporei. Nel caso più grave, l’esposizione prolungata a queste temperature può provocare un colpo di calore, che può rivelarsi letale soprattutto per i soggetti anziani e con malattie cardiache, problemi respiratori e altri problemi di salute. Secondo le stime, le persone di età superiore ai 65 anni rappresentano circa l’ 80-90% delle vittime delle ondate di calore. Come proteggersi dalle ondate di calore Quando fa molto caldo è fondamentale rimanere ben idratati, prediligendo bevande non zuccherate e soprattutto succhi oppure estratti di frutta e di verdura, e cercare zone in cui rinfrescarsi, anche per brevi periodi.
A tal proposito la Società Italiana dei Neurologia raccomanda alcuni importanti suggerimenti per 6 combattere in modo efficace le ondate di calore al fine di tutelare soprattutto anziani e soggetti fragili da malori, svenimenti o, nei casi più gravi, dal decesso: evitare di far uscire le persone anziane nelle ore più calde; prediligere abiti o indumenti leggeri in lino e in cotone; dotare l’abitazione di condizionatore o deumidificatore, cercando comunque di arieggiare nelle prime ore del mattino; infine, in questo contesto, un ultimo consiglio riguarda i farmaci: con il caldo potrebbe essere indicato controllare la pressione arteriosa e ridurre o sospendere, laddove possibile, farmaci come i neurolettici, gli anticolinergici e gli antiipertensivi al fine di evitare che si manifesti un eccessivo abbassamento pressorio così come una crescente spossatezza. Alla fine resta la speranza che da noi in Italia l’insopportabile caldo che si sta registrando in Spagna con vittime, non giunga da noi...
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