Cerca

Cerca

Il Siderurgico

Arvedi al posto di ArcelorMittal, il piano del governo

L'indiscrezione de Il Giornale

A sinistra Giovanni Arvedi

A sinistra Giovanni Arvedi

Il gruppo italiano Arvedi insieme, o al posto di ArcelorMittal, come socio privato di Acciaierie d'Italia.

Una indiscrezione che circola da tempo e che viene rilanciata con evidenza da Il Giornale. Il quotidiano diretto da Augusto Minzolini ricorda che Arvedi «già nel 2017 aveva presentato un'offerta per il polo di Taranto» e che il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso «starebbe tentando in tutti i modi di coinvolgere il gruppo siderurgico italiano nel percorso di rafforzamento del capitale di Invitalia», azionista di Acciaierie d'Italia con il 38% con la maggioranza del 62% in mano ad ArcelorMittal. Un'operazione propedeutica a un forte ridimensionamento, se non addirittura a un'uscita, di ArcelorMittal che non godrebbe più della fiducia dell'azionista pubblico». 

Ad ogni buon conto, proprio Il Giornale sottolinea che «la strada è tutta in salita»; Arcelor Mittal infatti avrebbe fatto sapere «che accetterebbe un altro socio solo se l'attuale ad Lucia Morselli, o un manager di fiducia di Mittal, continuasse a guidare la società» e Arvedi «pur confermando le interlocuzioni, spiega che non "ci sono accordi o passi avanti concreti"» si legge ancora su Il Giornale. 

«Dopo l'acquisizione di Acciai speciali Terni (Ast), il gruppo presieduto da Giovanni Arvedi è diventato il big italiano dell'acciaio con una forza produttiva di 6 milioni di tonnellate, circa 6.600 dipendenti ed un fatturato (stime 2022) di 7,5 miliardi di euro» scrive nel suo articolo Sofia Fraschini. Nella giornata di ieri lunedì 19 giugno il ministro Urso aveva incontrato i sindacati per fare il punto sulla vertenza ex Ilva.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori