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Il caso
23 Maggio 2023 - 08:20
Un'area di Grottaglie abbellita da una associazione
La vicenda del pizzaiolo di Grottaglie amante dei fiori e della bellezza che aveva ingentilito lo spazio di pertinenza di un albero in via Ennio piantando dei fiori e che per questo era stato multato da un solerte vigile urbano, continua a destare polemiche in città. Tanto da spingere il Sindaco Ciro D’Alò ad un intervento chiarificatore.
«Nel 2016, all’inizio del primo mandato amministrativo – scrive D’Alò -, tanti cittadini e associazioni volevano collaborare e dare il proprio contributo alla città attraverso la cura di alcune aree verdi, aiuole ma più in generale aree pubbliche. Per regolamentare e dare anche ufficialità a questa collaborazione nel 2017, con la delibera n. 130 del Consiglio Comunale, approvammo il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani.
? Il regolamento, appunto, disciplina e ufficializza le numerose esperienze positive già condotte a Grottaglie semplificando i rapporti tra cittadini attivi e amministrazione e introducendo i Patti di Collaborazione. Non siamo gli unici ad aver adottato questo regolamento, nel 2017 erano circa 200 i comuni che avevano aderito alla stessa iniziativa. Per dare la possibilità a tutti e considerando che c’erano anche tante aziende che volevano collaborare con l’amministrazione, nel 2019 abbiamo approvato un ulteriore regolamento, quello delle sponsorizzazioni, che prevede tra l’altro la possibilità per le aziende di prendersi cura di un’area verde in cambio di pubblicità. Entrambi i regolamenti prevedono una modulistica da compilare, da far valutare in base al progetto proposto ai vari uffici coinvolti.
Insomma non un divieto all’abbellimento ma una regolamentazione e soprattutto un’ufficializzazione di queste azioni che fanno solo bene ai cittadini e alla città.
In questi anni scuole, associazioni, ceramisti, cittadini e oltre 10 aziende hanno già aderito a questi regolamenti e le attività sono in atto ed alcune si stanno per avviare. L’ultimo in ordine temporale quello dell’associazione Retake che ha adottato l’area in via Rodari.
Il cittadino multato per aver, non piantati fiori, ma per aver manomesso il suolo pubblico e realizzato delle opere fisse in prossimità di un incrocio ad alto tasso di pericolosità - senza alcuna autorizzazione - mente sapendo perfettamente di mentire. ̀ ’ ma a quanto pare non è stato d'interesse per lo stesso che non solo è andato avanti con la manomissione del suolo ma ha realizzato anche altri quattro cordoli.
̀ ? Perché alcuni cittadini, associazioni e imprese devono seguire un’iter amministrativo, presentare un progetto, attendere la delibera di concessione ed altri arbitrariamente si devono sentire in dovere di manomettere un bene pubblico, non dell’amministrazione, ma dell’intera cittadinanza? Se un cittadino inciampa nel cordolo non autorizzato, cade e si fa male a chi dovrebbe chiede il risarcimento al cittadino multato o al comune? A questo punto è lo stesso cittadino a fare una netta distinzione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Concludo dicendo che quest’amministrazione è apertissima alla collaborazione con cittadini, di azioni positive ne abbiamo autorizzato tantissime. Qualcuno pensa di essere al di sopra delle regole, ma così non è! Esistono del regole e sono uguali per tutti!».
Le ragioni illustrate dal Sindaco sono assolutamente legittime. Resta solo un rammarico: i regolamenti, le autorizzazioni, le procedure, parlano solo di burocrazia. Ci sono casi in cui, però, a vincere deve essere il cuore. Ma, come già sottolineato nell’articolo che raccontava il caso, in questa vicenda manca soprattutto il buon senso. Qualcuno duemila anni fa disse: la legge è stata fatta per l'uomo e non l'uomo per la legge.
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Testata: Buonasera
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