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Agricoltura

«Così si promuovono gli agrumi del territorio tarantino»

Assemblea congiunta tenuta da Cia Agricoltori Italiani, Coldiretti e Copagri

L’assemblea congiunta di Cia, Coldiretti e Copagri

L’assemblea congiunta di Cia, Coldiretti e Copagri

PALAGIANO - Durante l’assemblea congiunta Cia, Coldiretti e Copagri svoltasi con gli agrumicoltori presso la biblioteca comunale è emersa l’esigenza di promuovere gli agrumi dei territori di Ginosa, Castellaneta, Palagiano, Palagianello, Massafra, Taranto e Statte, con un soggetto che sia davvero rappresentativo di tutti i produttori e sappia, in concreto, recepire le istanze di tutti i produttori del territorio, in condivisione con le organizzazioni agricole.

Le cause “Sono diverse le cause della crisi del comparto agrumicolo della provincia di Taranto - si legge in un comunicato stampa delle associazioni di categoria - che da latente si è trasformata in drammatica nell’ultimo biennio, a causa di diversi fattori concomitanti quali: la continua riduzione generale del consumo di agrumi; i recenti eventi atmosferici estremi, quali le gelate primaverili, siccità e grandinate estive; l’incremento esponenziale dei costi di produzione in campagna nel 2022, principalmente per effetto dell’incremento dei costi per l’acqua, per l’energia, per l’acquisto delle materie prime e per la bonifica; l’importazione incontrollata di agrumi da Paesi Extra Ue nei quali il prodotto viene coltivato secondo standard non consentiti in Europa, garantendo così costi di produzione più bassi e profitti più alti in favore della sola Gdo a scapito sia del comparto agrumicolo nazionale, sia della salute dei cittadini consumatori; il crollo dei prezzi riconosciuti al produttore, che peraltro costituiscono una palese violazione delle norme contro le pratiche sleali nelle transazioni commerciali tra agricoltori e distributori che produce effetti pesanti sul piano economico e occupazionale per le imprese agricole, che subiscono la disparità e squilibrio nel rapporto tra chi produce e chi commercializza”.

I primi interventi “Tuttavia alcuni mesi fa, finalmente, - prosegue la nota stampa - sono arrivati i primi interventi mirati a sostenere il reddito degli agrumicoltori, per ridurre la volatilità e stabilizzare i prezzi degli agrumi, per promuovere i consumi sul mercato interno di prodotti del territorio rispetto a quelli provenienti da altri Paesi Ue, per favorire le esportazioni della produzione nazionale. Un primo risultato ottenuto grazie al supporto ed alla disponibilità dell’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia è stata la sottoscrizione lo scorso 21 febbraio scorso del “Protocollo per la stabilità, la sostenibilità e la valorizzazione della filiera ortofrutticola pugliese” presso la Regione Puglia, un passo importante per lo sviluppo di filiere ortofrutticole e di promozione sui mercati interno ed estero di tutta l’ortofrutta pugliese, compreso il comparto agrumicolo tarantino. Un concreto segnale è poi arrivato a livello nazionale con il sostegno accoppiato al reddito per superficie investita ad agrumeti specializzati (articolo 32 D.M. 23 dicembre 2022 n. 660087 del Masaf) che, anche grazie ad una capillare azione condotta sul territorio, ha determinato una massiccia campagna di adesione al marchio Igp “Clementine del Golfo di Taranto”.

Ritornare protagonisti “Infine, nel corso della recente manifestazione dello scorso 17 aprile è emersa forte la volontà da parte degli enti locali, di diverse associazioni di categoria, di tantissime imprese agricole, cooperative, Op ed aziende commerciali - conclude il comunicato stampa delle associazioni di categoria - di volersi riappropriare del proprio protagonismo nella valorizzazione del brand dell’Igpe, di conseguenza, di tutto il paniere agrumicolo tarantino, recuperando la titolarità ed il ruolo che spetta loro per rilanciare il Consorzio di Tutela dell’Igp “Clementine del Golfo di Taranto”. L’incontro è stato presieduto dai presidenti e dai direttori di Cia e Coldiretti rispettivamente Pietro De Padova e Alfonso Cavallo, Vito Rubino e Franco Dell’Acqua. All’incontro ha fatto arrivare il suo messaggio di sostegno ed adesione anche Erminio Campa, presidente Copagri che non era presente all’assemblea in quanto impegnato all’estero.

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