L’intervento dei carabinieri nella gravina del Triglio, detta anche “bocca dei ladroni”
I carabinieri della Compagnia di Massafra, nell’ambito di servizi di controllo del territorio, effettuati anche nelle località rurali, a nella mattinata di giovedì, hanno scoperto nel cuore della gravina di Triglio, detta anche “bocca dei ladroni”, nel territorio di Crispiano, un vero e proprio “cimitero” di auto rubate. L’intervento, considerata la particolare conformazione del luogo, è stato possibile anche grazie all’ausilio dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Puglia” e del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. I carabinieri, grazie alla preparazione ed all’addestramento acquisito, sono riusciti a calarsi per circa 20 metri di profondità, con delle imbragature, all’interno della gola della gravina. In tal modo, sono state possibili le operazioni di recupero di diverse autovetture, tutte, poi, risultate rubate, in provincia di Taranto. L’operazione, a cui ha partecipato anche il Gruppo Carabinieri Forestali di Taranto, oltre a consentire il recupero di dieci mezzi rubati, alcuni dei quali risultati completamente bruciati, è stata propedeutica alle valutazioni sull’impatto ambientale. C’erano, infatti, parti meccaniche e batterie che, se non rimosse, avrebbero potuto contribuire all’inquinamento del suolo, in un’area protetta, ricca di flora e fauna, all’interno del Parco Regionale Terra delle Gravine. L’attività, frutto del capillare controllo del territorio da parte dell’Arma, anche nelle aree più impervie, ha contribuito sicuramente alla salvaguardia del territorio. Intanto continuano i controlli antidroga dei carabinieri della Compagnia di Taranto. I militari della Sezione operativa hanno arrestato un tarantino, appena maggiorenne, che aveva nascosto nella sua abitazione del quartiere Paolo VI, 5 involucri contenenti in totale ben 120 grammi di cocaina. I carabinieri sono arrivati al giovane, osservandone, nel corso degli ultimi giorni i suoi movimenti nell’ambito delle note piazze di spaccio del quartiere. La sostanza stupefacente, da cui si sarebbero potute ricavare oltre 450 dosi, è stata sequestrata ed affidata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando provinciale.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Buonasera24
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo