«L’amministrazione Melucci, attraverso l’assessorato all’Ambiente, sta seguendo con la massima attenzione la problematica delle emissioni odorigene percepite dai cittadini del quartiere Tamburi». Così il Comune di Taranto in riferimento alle segnalazioni giunte dal rione periferico. «Capiamo i cittadini e le loro proteste - ha dichiarato l’assessore Laura Di Santo - per questo già sei mesi fa come direzione Ambiente abbiamo attivato tutte le procedure di competenza del Comune, sin da quando ci sono arrivate le prime segnalazioni, sia da parte degli abitanti del quartiere, sia di esponenti di giunta e consiglio comunale. Come previsto dalla normativa abbiamo coinvolto Arpa Puglia, con la quale abbiamo tenuto un primo tavolo tecnico il 27 settembre del 2022, allargato ad Asl Taranto, Regione Puglia e Provincia di Taranto». «In quella occasione - hanno spiegato dal Comune - l’amministrazione raccolse l’impegno dell’agenzia deputata al monitoraggio delle emissioni a controllare le segnalazioni già pervenute e intervenire tempestivamente su quelle future». «Non ci siamo fermati a quello step - ha tuttavia aggiunto Di Santo - perché successivamente abbiamo anche richiesto l’attivazione del cosiddetto “naso elettronico” per individuare la sorgente delle emissioni». «Il lavoro della direzione Ambiente, quindi, ha innescato i controlli senza dei quali non sarebbe stato possibile risalire alla fonte del problema e, conseguentemente, alle eventuali soluzioni». «Siamo consapevoli del disagio patito dai cittadini - ha concluso l’assessore - siamo loro vicini e continueremo a fare tutto ciò che è nostra prerogativa per mitigarlo». Sull’argomento si registra anche l’intervento di Francesco Battista, consigliere comunale e segretario cittadino della Lega. «Giovedì i residenti dei Tamburi hanno organizzato una manifestazione spontanea molto partecipata perché non ne possono più degli odori molesti che da mesi si avvertono nel quartiere. L’assessore Di Santo, giunta con altri consiglieri comunali, ai cittadini ha detto testualmente: “Arpa installerà i nasi elettronici”. La stessa Di Santo però in seguito ad una mia interrogazione rispondeva che con nota del 21.12.2022: l’Amministrazione chiedeva all’Agenzia regionale di disporre un sistema di monitoraggio e controllo continuo delle emissioni odorigene in grado di rilevare gli odori molesti e di registrare le segnalazioni dei cittadini in tempo reale (cosiddetto “naso elettronico”). In riscontro a tale richiesta Arpa Puglia comunicava che la tecnologia di base del “naso elettronico” non è al momento pienamente consolidata, trovando migliore applicazione nel campo della sperimentazione che nel monitoraggio;”. Nonostante tutto ciò, a distanza di mesi, l’assessore viene al quartiere Tamburi per proporre come soluzione ai cittadini di attendere questi nasi elettronici. Ma, a mio modesto parere, laddove venissero utilizzati, essendo sperimentali, non darebbero dati inconfutabili e certificati, che permetterebbero a qualsiasi amministrazione o autorità giudiziaria di poter intervenire in nessun modo su qualsiasi azienda eventualmente responsabile di tali emissioni. Non è più accettabile continuare a prendere in giro in questo modo i cittadini, letteralmente costretti a stare segregati in casa da mesi e i bambini che non possono giocare per strada per colpa di questi odori molesti che rendono l’aria irrespirabile. Inoltre mi chiedo se si ha contezza se queste nuove emissioni odorigene corrispondono a nuove emissioni inquinanti. Chiedo pertanto al sindaco Melucci - conclude il consigliere comunale della Lega, Francesco Battista - massima autorità sanitaria locale ai sensi dell’art.50 del Tuel e in qualità di presidente della Provincia, di risolvere in prima persona questa situazione, al fine di evitare questa ulteriore spada di Damocle che incombe sugli abitanti del quartiere Tamburi».
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