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A Taranto cresce la raccolta dei Raee, i rifiuti da apparecchiature elettroniche

A Taranto cresce la raccolta dei Raee

A Taranto cresce la raccolta dei Raee

Nel 2022 la Puglia ha raccolto 19.407 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). È quanto emerge dal Rapporto regionale sui rifiuti tecnologici realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo che sintetizza i risulta-ti ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia. Rispetto al 2021, il risultato è in crescita del 2,7%, insieme a quella della Sicilia si tratta delle uniche due performance positive registrate a livello nazionale. In Italia, infatti, la raccolta di rifiuti elettronici ha registrato una flessione media del 6,2% per un totale di 361.381 tonnellate di Raee. In forza di questo miglioramento la regione sale all’ottavo posto nella classifica nazionale per volumi complessivi e conquista il secondo posto tra le regioni meridionali. La raccolta pro capite raggiunge i 4,95 kg per abitante, in crescita del 3,6% rispetto al 2021, ciò nonostante il valore risulta ancora lontano dalla media nazionale (6,12 kg/ab) e al di sotto di quella dell’area Sud (5,15 kg/ab). In termini di graduatoria nazionale, la Puglia si conferma al diciottesimo posto. Il miglioramento della raccolta ha interessato solo tre dei cinque raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i rifiuti tecnologici e si lega alla crescita dei volumi di raccolta delle province di Bari (+7,7%), Brindisi (+7%), Foggia (+8,4%) e Taranto (+2,8%). Calano invece quelle di Barletta-Andria-Trani (-12,6%) e Lecce (-2,4%) che conferma il primato a livello regionale con 6.140 ton. L’incremento maggiore (+4,6%) lo registra Tv e apparecchi con schermo (R3) che raggiunge le 6.087 tonnellate, secondo miglior risultato tra le regioni del Sud dopo la Sicilia, e in netta controtendenza con l’andamento negativo registrato a livello nazionale (-6,7%). A sostenere la crescita hanno contribuito le buone performance di Brindisi (+15,5%), Foggia (+13,3%) e Bari (+7,6%), mentre calano seppure di poco le restanti province: Taranto segna il -2,9%, Barletta-Andria-Trani il -2,3% e Lecce il -0,8%. Seconda maggiore crescita (+3,6%) per grandi bianchi (R2) per un totale di 3.819 ton-nellate raccolte. Anche in questo caso la performance è in controtendenza con il calo re-gistrato da raggruppamento a livello nazionale (-9,3%). Contrapposto l’andamento regi-strato a livello regionale: Taranto, Bari e Foggia crescono a doppia cifra, rispettivamente +47,8%, +16,5%, +10,1%, mentre Barletta riduce di oltre il 50% la raccolta (-54,1%), se-guita da Brindisi (-9,5%) e da Lecce (-6,1%). Migliora, infine, del 2,4% la raccolta di freddo e clima (R1) che sale a 6.162 tonnellate, favorita dalle performance positive di quasi tutte le province, con punte del +11% a Brindisi, a eccezione di Lecce che perde il 3,5% rispetto al 2021. Performance negative invece per elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici (R4), e sorgenti luminose (R5). Il primo raggruppamento perde l’1,1% e scende a 3.250 tonnellate, la flessione è comunque minore del risultato registrato a livello nazionale (-7,5%). A impattare sono la flessione importante (-38,5%) di Barletta-Andria-Trani e quel-la di Taranto (-2,5%) rispetto alle quali non sono sufficienti i miglioramenti delle restanti province. La raccolta di sorgenti luminose (R5) registra invece una contrazione dell’8,7% e si ab-bassa a 90 tonnellate. Il risultato è legato al venire meno di volumi in quasi tutte le province - la peggiore è Brindisi con il -33,6% - mentre Lecce al contrario cresce dell’11,6%. Nonostante una flessione dell’1,5% rispetto al 2021, con 7,92 kg/ab la provincia di Lecce conferma il primato nella raccolta pro capite regionale. Il valore è al di sopra della media nazionale (6,12 kg/ab) e di quella dell’area di appartenenza (5,15 kg/ab) e le con-sente di classificarsi al 25° posto della graduatoria nazionale. Per la prima volta fa meglio della media nazionale anche la provincia di Brindisi che raggiunge i 6,8 kg/ab, in forza di un incremento dell’8,2%. Nonostante le performance positive, rimangono invece tutte al di sotto di quelle soglie, oltre che nella parte bassa della classifica nazionale, le restanti raccolte pro capite provinciali: Bari sale a 4,9 kg/ab (+8%), Foggia a 3,17 kg/ab (+9,8%), Taranto a 3,14 kg/ab (+3,7%). In calo invece il dato di Barletta che con il -11,7% conquista l’ultima posizione a livello regionale con 2,66 kg/ab. “Magra consolazione la crescita del 2,7% della raccolta dei Raee in Puglia” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee. “Troppo facile crescere, se poi si risulta comunque così lontani dagli obiettivi. Il risultato che dobbiamo annotare è che la regione è terz’ultima in Italia con un pro capite di neppure 5 chilo-grammi. Tolto il sud della regione, che mantiene o addirittura incrementa le proprie per-formance, ci si presenta un panorama deludente con tre province tra le ultime dieci ita-liane per dato pro capite. Foggia, Barletta-Andria-Trani e Taranto sono province dove la raccolta di alcuni raggruppamenti non viene correttamente tracciata ed è gestita in ma-niera non corrispondente alle prescrizioni normative, sono troppi i quantitativi mancanti all’appello. Domandiamoci chi li gestisce e soprattutto come vengano gestiti, la condi-zione non è limitata solamente a queste tre province. Sono anni che si ripete questa si-tuazione, perché il territorio non riesce a superare questa fase di gestione illecita? Forse da una risposta in grado di generare azioni concrete può dipendere il cambio di passo per portare la Puglia un po’ più verso l’Europa e gli obiettivi che discendono dalle sue istituzioni centrali”.
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