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27 Settembre 2017 - 04:40
Omicidio di Lucio Dione: il 2 ottobre appuntamento in Corte d’Appello.
Sei gli imputati che il gup del tribunale di Taranto con il rito abbreviato ha assolto dal reato di omissione di soccorso ma condannato a nove mesi, con pena sospesa, per cooperazione in omicidio colposo. Si tratta dei passeggeri dell’auto che travolse e uccise Lucio Dione, Dinanzi ai giudici di secondo grado compariranno V.B, A.G.,F. M., T.S.C., E. G. e L. P. Sono difesi, dagli avvocati Maurizio Besio, Angelo Casa, Gaetano Vitale, Maria Letizia Serra, Lello Lisco e Giorgio Pignatelli. In primo grado il gup ha inflitto due anni e mezzo al conducente E.M. L’uomo, che ha chiesto di patteggiare la pena, è finito sotto processo per omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.
La tragedia si verificò ad aprile del 2011, nella notte fra il giovedì e il venerdì della Settimana Santa, sul ponte Girevole. Lucio Dione fu travolto da una Audi mentre andava in bici. Imprenditore noto in città per il suo impegno sociale, stava tornava dalla città vecchia, in bicicletta, come era sua abitudine. Per Lucio non ci fu scampo. Preso in pieno, rotolò sul parabrezza, sfondandolo. Poi fu sbalzato sull’asfalto, urtando violentemente la testa contro il cordolo di cemento. Le sue condizioni erano apparse subito disperate. E purtroppo il noto imprenditore tarantino morì dopo meno di 48 ore, alla vigilia di Pasqua. I medici del 118 quella notte lo avevano subito soccorso ma il ciclista, dopo due giorni di agonia, si spense nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Ss. Annunziata”.
Una morte che suscitò commozione fra i tanti che lo conoscevano. I familiari autorizzarono l’espianto degli organi. L’allora procuratore aggiunto Pietro Argentino (ora capo della Procura di Matera) nel processo chiese due anni e mezzo anche per i sei passeggeri che si trovavano nell’auto guidata da E. M. Secondo l’accusa i sei, occupando i sedili anteriori e posteriori della vettura in numero superiore a quello consentito dalla legge, avrebbero limitato la visibilità del conducente. I familiari di Dione sono assistiti dagli avvocati Angelo Esposito, Rocco e Diego Maggi, Luigi Guarnieri.
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