Una veduta aerea della Città Vecchia e del Borgo umbertino
Si chiama “Dialoghi su Taranto. Il cambiamento è ora” e raccoglie i contributi del Comitato scientifico-culturale per l’attuazione del Piano strategico regionale Taranto Futuro Prossimo. Il saggio sarà presentato martedì 11 ottobre dalle ore 11.30 alle 13.30, nella sala 2 del Dipartimento Jonico UniBa (ex Caserma Rossaroll, via Duomo). L’evento, curato dal Laboratorio Urbano tarantino “TaLab” (Asset) con il Comune di Taranto, sarà un’occasione di condivisione degli interventi, progetti e proposte per favorire l’attuazione del Piano: un momento di incontro propositivo con le realtà accademiche e imprenditoriali, i giovani in formazione, gli enti e le associazioni locali, i professionisti e la comunità attiva, al fine di accompagnare il territorio jonico verso la transizione ecologica e socio-economica, anche in vista del grande evento internazionale dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026. Apriranno i lavori il sindaco Rinaldo Melucci, il direttore dell’agenzia regionale Asset Elio Sannicandro, l’assessora comunale Maria Luppino e il consigliere del presidente Emiliano delegato al Piano strategico, Cosimo Borraccino. Seguiranno gli interventi dei componenti del comitato: l’ex Procuratore della Repubblica Armando Spataro; il vice direttore Daytime Rai, Angelo Mellone; i docenti dell’Università di Bari Loreto Gesualdo, Giuseppe Mastronuzzi e Angelo Tursi; la direttrice editoriale di Taranto Buonasera, Caterina Bagnardi; il dirigente scolastico Salvatore Marzo. Tra i relatori, anche Massimo Lupis, della Task Force Internazionalizzazione Asset. «La Regione Puglia - afferma in proposito il presidente Michele Emiliano - continua a sostenere il processo di trasformazione del territorio jonico-tarantino secondo le direttrici di sviluppo ecosostenibile del Piano strategico di Taranto, del piano di “Transizione giusta” e in coerenza con il Green Deal Europeo. I l nostro impegno, sancito da una Legge dedicata a Taranto, e cristallizzato nel Piano Strategico Taranto Futuro Prossimo, punta alla valorizzazione dell’identità culturale, verso un’economia di sviluppo sostenibile basata sulla cura del patrimonio storico ed in equilibrio con l’ambiente. I risultati della progettazione integrata e del lavoro sinergi-co con gli enti locali, sono tangibili: Taranto è unlaboratorio di iniziative e progetti innovativi che coinvolgono i cittadini come protagonisti del cambiamento, guardando al futuro con fiducia e con la consapevolezza di elevare la qualità della vita. Il Contributo del Comitato scientifico culturale per il Piano strategico, evidenzia l’importanza del confronto e della partecipazione per una visione di sviluppo condivisa che parta dalla storia per guardare ad un futuro visionario che punti all’innovazione tecnologica basata su creatività e conoscenza. Il Comitato è stato istituto con l’intento di approfondire gli obiettivi strategici e le azioni di programmazione attraverso un lavoro congiunto che guardi ai contenuti scientifici, alla comunicazione ed agli effetti socio-economici. Insieme ai progetti per migliorare le infrastrutture portuali, l’accessibilità, la valorizzazione dei Beni culturali e la rigene-razione urbana, i servizi ai cittadini ed alle imprese, abbiamo determinato l’opportunità di promuovere questo processo di trasformazione attraverso l’organizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo che garantiranno a Taranto una visibilità internazionale e la riscoperta della sua storia millenaria». «Quel che sta accadendo a Taranto - dichiara dal suo canto il sindaco Rinaldo Melucci - non è semplicemente frutto di un freddo esercizio di programmazione, seppur necessario dopo anni di confusa approssimazione. Stiamo assistendo a una competizione tra idee, visioni, ambizioni, che si misurano sul terreno di una città splendente e accogliente, oggi capace di ritrovare la sua identità e la sua dimensione futura. Le gru stanno prendendo il posto loro destinato dai progetti, ai nostri occhi si presenta una città in fervida preparazione per gli appuntamenti dei prossimi anni. E, soprattutto, Taran-to è un luogo dove si discute: non più e non solo di ciò che è stato, degli errori fatti, ma soprattutto di ciò che potrà essere, di come la soluzione a un modello di sviluppo sbagliato non sia correggerlo, ma cambiarlo. Ecco, questo orizzonte nuovo, differente, è figlio di quella programmazione appassionata, “calda”. Oggi vediamo concretamente tradotte le opere immaginate nel piano regionale “Taranto Futuro Prossimo”, oggi vediamo dipanarsi la narrazione positiva del piano locale “Ecosistema Taranto”, oggi vediamo quanto siano stati importanti questi anni di lavoro per ritrovare noi stessi. Un effetto domino che percepiamo scientificoculturale, prezioso corollario delle premesse di questo volume. La città obiettivo degli investimenti premianti del Just Transition Fund, la città sede dei XX Giochi del Mediterraneo del 2026, la città della rigenerazione urba-na e sociale, è luogo di sperimentazione, palestra per chiunque voglia cimentarsi nell’esercizio dell’immaginazione. I suggerimenti che coglieremo da questi “Dialoghi su Taranto” saranno materia viva sulla quale lavorare ancora, sulla quale continuare ad appassionarci e progettare, rifuggendo l’immobilismo tossico che ha frenato le nostre potenzialità. Sempre per il bene di Taranto e dei suoi cittadini». Il Piano Strategico “Taranto Futuro Prossimo” Taranto nell’ultimo decennio ha visto mutare le sue esigenze di sviluppo per adattare la sua economia, legata fin dalla seconda metà del secolo scorso alla monocultura dell’acciaio, a nuove sfide di sviluppo ecosostenibile le cui policy sono incentrate sulla tutela dell’ambiente e della salute dell’uomo. Sono numerosi gli esempi di città moderne che hanno dovuto virare su sistemi di sviluppo differenti rispetto all’economia predominante che stava conoscendo la crisi. Così anche per Taranto, una città bellissima che sorge su di un Golfo, abbracciata da due mari, con una storia multimillenaria che ha conosciuto il suo apice durante l’età classica lasciando tracce indelebili fino ai giorni nostri, è stato necessario puntare su nuove direttive di sviluppo, attraverso un lungo processo in atto che l’ha portata ad essere centrale nel dibattito contemporaneo. Al fine di affrontare i problemi peculiari del territorio ionico, la Regione Puglia istituisce la Legge per Taranto (L.R. n.2/2018), con l’intento di promuovere e sostenere il necessario cambiamento attraverso l’individuazione di indirizzi a supporto di una pianificazione strategica mediante azioni integrate sul contesto territoriale: è così che nasce il Piano strategico di sviluppo regionale “Taranto Futuro Prossimo”. Il Piano è stato redatto nel 2019 con il supporto dell’Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio, attraverso un documento programmatico di progettazione partecipata che si fonda sui pilastri di sviluppo del Mare, dell’Ambiente e della Cultura, questi ultimi i tematismi strategici su cui si sta puntando con il lavoro sinergico di tutti gli attori istituzionali del territorio. I pilastri tematici sono supportati da sei assi strategici che riguardano lo sviluppo occupazionale e d’impresa, il potenziamento della formazione e ricerca, la tutela dell’ambiente e della salute, il miglioramento della qualità urbana e della vita, il potenziamento della mobilità sostenibile e dell’accessibilità. La volontà politica di investire sul nuovo racconto della città, ricca di bellezze e risorse, si sviluppa mediante azioni integrate orientate al risanamento ambientale, alla rigenerazione urbana sostenibile, al potenziamento dell’offerta di servizi socio-sanitari, alla previsione di fiscalità di vantaggio per le imprese ed i cittadini, all’attrazione di investimenti strutturali esterni e all’internazionalizzazione delle PMI, al miglioramento dell’accesso al credito da parte delle imprese locali. Il lavoro che si sta svolgendo, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, trova una sinergia istituzionale con i Comuni dell’arco ionico, in particolare con il Comune di Taranto attra-verso il suo piano di sviluppo Ecosistema Taranto, che punta alla rinascita della città attraverso progetti di rigenerazione urbana e miglioramento alla fruizione delle bellezze storico archeologiche, in particolare della Città Vecchia, oltre che alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale. Ruolo strategico per lo sviluppo, è quello del Porto di Taranto, collocato al centro del Mediterraneo, sul quale sta puntando l’Autorità del Sistema Portuale del Mar Ionio, attraverso la nuova vision migliorativa dell’offerta dei servizi che lo renderanno uno scalo attrattivo, tecnologico e sostenibile. La strategia Future Port Innovation Hub dell’AdSP del Mar Ionio vuole diversificare le attività già presenti legate all’industria verso ambiti ulteriori quali lo shipping, la logistica, la blue economy, l’innovazione digitale ed il turismo legato al mare, attraverso una vision che renderà il Porto di Taranto uno scalo moderno e resiliente quale vero motore della crescita del territorio. Non a caso il porto di Taranto è diventato, nel recente periodo, uno scalo per navi da crociera, consacrando la città come migliore destinazione crocieristica del 2022. L’area del Porto e le aree industriali delle città dell’arco ionico pugliesi e lucane sono inglobate nella Zona Economica speciale (ZES Interregionale Ionica) istituita dal Governo con de-creto legge n. 91 del 2017 (cd. Decreto per il Sud), con il fine di attrarre investimenti internazionali nel territorio attraverso vantaggiosi incentivi per le imprese interessate. A questo racconto non si può fare a meno di menzionare il grande evento che la città, l’intero territorio e tutta la Regione Puglia stanno aspettando, la XX edizione dei Giochi del Medi- terraneo, che si svolgerà a Taranto nel 2026. I Giochi saranno quella vetrina internazionale che permetterà di far conoscere le bellezze di Taranto e del suo territorio, attraverso la partecipazione di più di 4.000 atleti che proverran-no da tutti i Paesi del Mediterraneo. Il programma prevede una serie di attività ed eventi sportivi e culturali che accompa-gneranno Taranto e le città limitrofe fino al 2026. Attraverso il mezzo dei Giochi, Taranto sta costruendo il suo nuovo volto di città resiliente ed accogliente, pronta ad affrontare le sfide sociali economiche e di difesa ambientale che caratterizzano i nostri tempi, con una visione coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e dell’Europa da raggiungere entro il 2030. Molte delle azioni del Piano strategico per Taranto, sono state ritenute coerenti con i pillar del nuovo Fondo istituito dalla Commissione Europea Just Transition Fund, per finanziare una serie di azioni necessarie al supporto di quei territori maggiormente colpiti dalla transizione a causa della loro dipendenza economica dalla lavorazione di combustibili fossili o da processi industriali pesanti, al fine di raggiungere la transizione verso un’economia climaticamente neutra, in attuazione del Green Deal Europeo. Il Governo ha candidato la Provincia di Taranto al fine di finanziare tutte le azioni ammissibili per diversificare l’economia, favorire la riqualificazione professionale dei lavoratori e l’inclusione delle persone in cerca di lavoro, ed il risanamento ambientale.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Buonasera24
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo