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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Nei giorni di pioggia" di Vane Rezart

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di mercoledì 17 dicembre 2025, è:

    NEI GIORNI DI PIOGGIA

    di VANE REZART da Brescia

    Io nei giorni di pioggia non ho mai maledetto.
    Senza le piogge nemmeno il pensiero sarebbe stato fecondo.
    Altrimenti come avrei potuto desiderare i raggi del sole,
    come avrei potuto desiderare i cieli azzurri sul mondo.

    Come avrei potuto un giorno desiderare una ragazza,
    scrivere versi sotto la sua finestra accesa fino al mattino,
    se non fossi stato un giorno un liceista innocente,
    se un giorno non fossi stato bambino.

    Io nei giorni di pioggia non ho mai maledetto.
    Senza le piogge mai sarebbe fiorito nemmeno un fiore.
    Altrimenti come avrei potuto desiderare il suo sfiorarmi,
    come avrei potuto conoscere l’amore.

       

    Recensione


    Questa poesia invita a guardare ai giorni di pioggia non come a momenti da rifiutare, ma come passaggi necessari per dare valore a ciò che viene dopo. La pioggia diventa il tempo dell’attesa, quello in cui il pensiero matura e nasce il desiderio del sole, del cielo sereno, della bellezza.


    Nel testo si intrecciano natura e memoria, e i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza assumono un ruolo centrale. L’immagine del liceista che scrive versi sotto una finestra accesa restituisce un sentimento puro, fatto di ingenuità, speranza e prime emozioni.


    Anche l’amore, come ogni cosa viva, ha bisogno di attraversare la pioggia per poter esistere davvero. Senza l’attesa, la mancanza e la crescita interiore, non sarebbe possibile riconoscerlo né comprenderne il valore, perché l’amore non è mai immediato, ma si costruisce passo dopo passo.


    Nei versi di Vane Rezart la pioggia diventa così un simbolo positivo: ciò che sembra grigio e difficile è in realtà ciò che prepara alla fioritura, rendendo possibile il sentimento, la bellezza e l’amore stesso, perché solo attraverso la sofferenza e l’attesa si può arrivare alla pienezza della vita e dei suoi doni.

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