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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Lo scriba del tempo" di Michele Basso

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 15 dicembre 2025, è:

    LO SCRIBA DEL TEMPO

    di MICHELE BASSO da Como

    Ogni giorno vissuto
    scava un nuovo solco sul tuo viso,
    ogni giorno il tuo sorriso
    si fa un po' più amaro.
    Ogni giorno lo specchio ti rinfaccia
    l’estraneo di te stesso.
    Quella mano invisibile
    che lavora nell’ombra
    ci metterà una vita a terminare l’opera,
    ma alla fine ogni cosa sarà incisa
    con meticolosa esattezza
    nei tratti del tuo viso,
    come su una pergamena dell’anima:
    ogni pensiero, ogni gioia, ogni dolore,
    ogni atto di orgoglio, ogni viltà,
    ogni esultanza, ogni pena, ogni sconforto,
    ogni offesa patita o inferta,
    tutto sarà annotato senza sconti
    dallo scriba del tempo.
    Quell’insopportabile altro che ti osserva
    con una smorfia di vago disgusto
    e che ti lascia sgomento,
    certe volte stenti a riconoscerlo,
    ma a uno sguardo più attento
    il tuo cuore trasale.
    Quel patetico intrico di rughe
    che nessun belletto può sbiadire
    e che osservi perplesso
    è il tuo vero te stesso.

       

    Recensione


    Questa poesia riflette sul passare del tempo e su come esso lasci segni visibili e invisibili su ogni persona. Giorno dopo giorno, la vita incide il volto e l’animo, trasformando il sorriso, rendendolo più amaro, più consapevole. Lo specchio diventa il luogo del confronto più duro: non restituisce solo un’immagine esteriore, ma mostra qualcosa che spesso si preferirebbe non vedere.


    Il tempo viene descritto come uno scriba paziente e implacabile, che registra tutto senza fare sconti. Ogni pensiero, ogni gioia, ogni dolore viene inciso con precisione, come su una pergamena dell’anima. Nulla va perduto, né gli errori né le sofferenze, né le colpe subite né quelle inflitte. È una visione lucida e severa, ma profondamente umana.


    In questo dialogo silenzioso con sé stessi, emerge una figura quasi estranea, osservata con disagio e diffidenza. È l’altro da sé che ci guarda dallo specchio, quello che a volte fatichiamo a riconoscere. Ma basta uno sguardo più attento perché il cuore reagisca: quella figura siamo davvero noi.


    Le rughe, che nessun trucco può cancellare, diventano il simbolo della verità. Non sono solo segni del tempo, ma tracce di ciò che si è vissuto. Nei versi di Michele Basso il tempo non è solo un nemico, ma un testimone fedele, che costringe a fare i conti con la propria identità. È una poesia intensa e onesta, che invita ad accettare il proprio volto come racconto sincero della vita.

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