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CONTROVERSO
10 Novembre 2025 - 06:01
"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:
Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica.
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La Poesia del Giorno, di lunedì 10 novembre 2025, è:
SCORRE
di CARLA CERBASO da Francavilla a Mare (CH)
Ascolti passivo il suono del ruscello
Scorre tra le sponde mentre travolge l'attesa di un destino migliore
il morbo attanaglia lo stomaco
un peso asfissiante logora
E lasci scorrere invano
senza bagnarti
senza specchiarti
senza bere
Va via così
senza sfiorarti
Assapora la tua esistenza
di miele e di fiele
Sei qui ora
gioisci di essere
perché mai avrai dono più grande
Sono qui
ora!
Ripeti
sono qui
ora!
Domani è già arrivato
e tu lo hai fatto scorrere invano
come se nulla fosse
Sali su quell'albero che mai percorresti
non temere il giudizio
Fai felice te stesso prima di tutti gli altri
osserva l'oltre sulla cima più alta
ti sentirai vivo
solo quando avrai paura
e vedrai con occhi diversi
con gli occhi di chi ha osato salire più in alto
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Recensione
È una poesia che parla del tempo che scorre e di quanto spesso lo lasciamo andare senza viverlo davvero. In "Scorre", l’autrice ci invita a fermarci un momento, ad ascoltare noi stessi, a riscoprire la presenza e il coraggio di essere qui, adesso.
“Scorre tra le sponde mentre travolge l’attesa di un destino migliore” è il verso che riassume il senso del testo: la vita continua anche quando restiamo fermi, e se non la seguiamo finiamo per perderla. Il ruscello diventa immagine di ciò che passa, del tempo che non torna, dell’occasione che ci sfugge.
Il linguaggio è semplice e diretto, fatto di verbi chiari e di inviti concreti: “gioisci di essere”, “ripeti / sono qui / ora!”. Sono parole che suonano come un richiamo gentile ma deciso a vivere nel presente, a non rimandare ciò che conta davvero.
Nella parte finale, la poetessa ci accompagna verso una spinta di fiducia: “Sali su quell’albero che mai percorresti… ti sentirai vivo / solo quando avrai paura”. È un’immagine forte e positiva: la vita vera comincia quando si accetta il rischio, quando si osa salire più in alto, anche tremando.
Scorre è una poesia di rinascita e consapevolezza. Con parole semplici ma profonde, Carla Cerbaso ci ricorda che la vita non va solo osservata ma vissuta, che il tempo è un dono fragile, e che ogni giorno può diventare nuovo se abbiamo il coraggio di esserci davvero.
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