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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"La sera" di Maura Del Bianco

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 29 settembre 2025, è:

    LA SERA

    di MAURA DEL BIANCO da Azzano Decimo (PN)

    Rannicchiata qui,
    sotto la coperta di lana,
    mi ascolto
    nel silenzio della casa:
    le mura mi proteggono
    e io… taccio nella quiete,
    s’ode solo il mio respiro
    ora tranquillo, ora accelerato,
    a momenti il mio cuore
    è grato di questa solitudine
    che afferra l’essenza
    del mio solo esistere,
    a momenti piange
    la mancanza di una carezza;
    fluidi pensieri
    riesaminano scorci
    di vita passata,
    attimi furtivi di amori andati
    allorquando il petto
    fremeva di passione;
    ora la vita ha un sapore nuovo:
    non odora di mosto,
    sulla tavola mi aspetta
    un calice di vino maturo,
    il processo d’invecchiamento
    è una danza lenta,
    spesso la magia del tempo
    crea opere d’arte.

       

    Recensione

    Il tema centrale è la solitudine vissuta come spazio di ascolto e trasformazione, un momento intimo in cui la memoria incontra il presente e prepara alla maturità. La scena si apre con un’immagine semplice e quotidiana: rannicchiata sotto una coperta, la protagonista si ascolta nel silenzio della casa. Da qui prende forma una riflessione che alterna gratitudine e malinconia, perché “a momenti il mio cuore / è grato di questa solitudine… a momenti piange / la mancanza di una carezza”. Il testo è costruito con un linguaggio chiaro e diretto, capace di restituire il ritmo di un pensiero che si lascia attraversare da emozioni opposte.


    Il tempo diventa un elemento portante: i ricordi di passioni passate si intrecciano con la consapevolezza dell’oggi, in cui la vita ha “un sapore nuovo”. Le immagini sono concrete e legate ai sensi: il vino maturo che attende sulla tavola, l’odore che non è più quello del mosto, i fluidi pensieri che ripercorrono scorci di vita vissuta. Sono piccoli dettagli che rendono autentica la meditazione.


    La scrittura di Maura Del Bianco si muove con naturalezza, senza parole altisonanti, mantenendo sempre un tono intimo e familiare. Il ritmo è disteso, fatto di pause che accompagnano il lettore dentro la calma della sera e dentro un bilancio personale che non pesa, ma si lascia assaporare.


    Il finale suggella il senso con una visione serena: “il processo d’invecchiamento è una danza lenta, / spesso la magia del tempo / crea opere d’arte”. È l’accettazione del trascorrere degli anni, trasformato da limite a possibilità di bellezza, quasi una promessa che anche la maturità porta con sé un dono.


    La poesia lascia così l’impressione di una confessione che non si chiude nella tristezza, ma apre a una saggezza che accoglie ogni stagione della vita come parte di un’unica, lenta, danza.

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