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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Chiedo perdono" di Milena Florioli

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 25 aprile 2025, è:

    CHIEDO PERDONO

    di MILENA FLORIOLI di Milano

    Dovrò abituarmi a guardarti da lontano,
    amarti nell' anima, senza tenerti per mano.
    Cammino sola nella nebbia dei ricordi,
    prigioniera di un sogno che non potrò
    realizzare.

    Chiedo perdono a me stessa annegando
    nel dolore.
    Dimenticherò i sentimenti vissuti.
    Cancellerò il sorriso ammirandoti in silenzio.

    Chiederò perdono per aver osato alzare lo
    sguardo ed aver incontrato il tuo.
    Continuerò ad amarti in silenzio, invisibile
    a tutti.
    Segretamente mi guarderò allo specchio
    e ritroverò il tuo riflesso
    Chiederò perdono per essermi innamorata di te...
    Chiederò perdono al mio cuore di averlo tradito...

       

    Recensione

    La poesia è un intimo e struggente dialogo con se stessi, una confessione che si snoda con delicatezza tra la consapevolezza della distanza e la necessità di continuare ad amare nell’ombra. L’autrice riesce a trasmettere con semplicità e profondità il peso di un sentimento non corrisposto o impossibile, che non si spegne, ma cambia forma, trovando rifugio nell’invisibilità.


    Il testo si muove tra immagini dolenti e concrete — “cammino sola nella nebbia dei ricordi”, “annegando nel dolore” — restituendo una dimensione emotiva intensa, mai urlata. C’è una forza silenziosa in questi versi, una dignità nel continuare ad amare pur sapendo di non poter toccare, pur decidendo di dimenticare per non ferirsi ancora.


    La ripetizione del verbo “chiedere perdono” scandisce il ritmo e sottolinea la lotta interiore: non si tratta di un perdono rivolto all’altro, ma a sé, per aver sperato, per aver provato, per essersi lasciata andare al sentimento. È un pentimento che non giudica ma accoglie, quasi a voler riconoscere la fragilità come parte dell’umano.


    Particolarmente toccante è il verso “Segretamente mi guarderò allo specchio e ritroverò il tuo riflesso”, che rende con forza la coesistenza di due identità — quella dell’io lirico e quella dell’amato — in uno spazio privato e silenzioso. Lo specchio, simbolo di verità e illusione, diventa qui il punto d’incontro tra memoria e presenza interiore.


    Milena Florioli costruisce una poesia che parla di amore e perdita con misura e autenticità, affidandosi a parole semplici, ma capaci di colpire in profondità. Una riflessione sul legame che resta, anche quando tutto sembra perduto.

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