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CONTROVERSO
04 Settembre 2024 - 07:00
"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:
Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica.
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La Poesia del Giorno, di mercoledì 4 settembre 2024, è:
CANTI E FIORI DEL TEMPO
di Leonardo Altieri di Castel Bolognese (RA)
Fra le mani scivolano via i frammenti
del tempo che non puoi fermare.
Ma sai che quei fuggevoli momenti
possono fiorire, possono cantare.
Possono essere pieni, intensi e vibranti
di sensazioni, di significati e di valori;
possono dare vita a questi tuoi canti,
possono aprirsi come fossero tuoi fiori.
Sogno che i miei fiori non appassiranno,
che questi miei canti mai non finiranno.
Io li scrivo al vento che li innalza in volo;
essi si diffondono, poi cadranno al suolo.
Son fiori di giglio, sono fiori di tulipano;
tu vento, sulle tue ali, portali lontano.
Nella casa del tempo andranno a confluire;
so che lì canti e fiori possono impallidire.
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Recensione
La poesia esplora con delicatezza il tema della transitorietà e della perennità dell'esperienza umana. Attraverso un linguaggio intenso e profondamente simbolico, l’autore riflette sulla natura effimera del tempo, che, pur scorrendo inarrestabile, lascia dietro di sé tracce capaci di trasformarsi in qualcosa di duraturo e significativo.
Il poeta, infatti, gioca con l'immagine dei frammenti di tempo che sfuggono, ma che, al contempo, possono "fiorire" e "cantare", dando vita a espressioni artistiche o momenti di grande valore. Questo concetto è espresso con una serie di verbi che descrivono il potenziale dei momenti vissuti: essi possono essere "pieni", "intensi", "vibranti", e soprattutto, possono tradursi in "canti" e "fiori", simboli di bellezza e di continuità.
Nella seconda strofa, il poeta manifesta un desiderio di eternità, un sogno che i suoi "fiori non appassiranno" e che i suoi "canti mai non finiranno". Questa aspirazione verso l'immortalità dell'opera umana viene però temperata dalla consapevolezza che, alla fine, anche i canti e i fiori più belli sono destinati a cadere al suolo, a confluire "nella casa del tempo". Qui, l'immagine del vento che porta lontano questi canti e fiori sottolinea la loro destinazione verso un luogo in cui l’effimero e il duraturo si mescolano, lasciando un senso di malinconia e riflessione.
I versi si presentano come una meditazione sulla condizione umana, sul desiderio di lasciare un segno e sulla consapevolezza della fugacità della vita. Leonardo Altieri riesce a condensare in poche righe una riflessione profonda e universale, utilizzando immagini di grande forza emotiva e un ritmo che accompagna il lettore in un viaggio tra sogno e realtà, tra il transitorio e l'eterno.
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Testata: Buonasera
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