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rubrica poetica
24 Agosto 2024 - 07:00
La rubrica settimanale "controVerso" è dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è deciso di raccogliere in questa pagina le più belle poesie che di volta in volta vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato sul quotidiano Buonasera in edizione cartacea, digitale e online nella apposita sezione, dovrà:
Ogni settimana tre poesie, tra quelle più significative, saranno scelte, recensite e pubblicate nella rubrica "controVerso" sull'edizione cartacea e digitale del sabato e visibili online la domenica mattina dalle ore 9:00.
Altre, invece, verranno selezionate e pubblicate esclusivamente online come "Poesia del Giorno" sul sito web di Buonasera e sui canali social.
Le tre poesie pubblicate sabato 24 agosto sono:
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Il tempo non si allenta per l’essenza
che ha un suono suo nel buio,
come punto distorto dal respiro,
o quando gli occhi vorrebbero rincorrere
accenti ed aliti di antiche presenze.
Batte la bianca meridiana al galoppo
per una stagione che grugnisce,
oltre spensieratezze giovanili,
oltre i monotoni affanni
rivolti a rimembrare le scosse
di ogni ora che passa.
Inutile conchiglia la sfida delle attese
nel passo felpato della nostalgia,
nella provvisoria prudenza
delle ceneri, quando il fuoco
di una lunga agonia ha sfigurato
l'incerto sembiante.
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di Antonio Spagnuolo di Napoli
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Recensione
È una poesia che affronta con intensità e profondità il tema del tempo e del suo inesorabile fluire. Attraverso un linguaggio ricco e simbolico, l'autore ci conduce in un viaggio interiore in cui il passato, la memoria e la nostalgia si intrecciano in un quadro di delicata malinconia. Il tempo, descritto come una "bianca meridiana al galoppo," diventa una presenza costante, quasi una forza che governa ogni aspetto della vita, lasciando segni indelebili che l'animo umano tenta di afferrare. L'immagine della "sfida delle attese" e delle "ceneri" suggerisce una riflessione profonda sul destino e sulle ferite del vivere, che lasciano un "incerto sembiante," un'ombra sfigurata dal dolore e dalle esperienze vissute. La poesia cattura la complessità dell'esistenza, in cui ogni momento passato diventa un ricordo distante, un "suono nel buio" che si disperde. L'autore riesce a dipingere con le parole un ritratto dell'animo umano che, pur consapevole della caducità, si lascia trasportare dal flusso del tempo, tra spensieratezze giovanili e affanni quotidiani. Antonio Spagnuolo, con la sua scrittura evocativa e raffinata, ci regala una meditazione sul tempo che scorre e sul dolore che segna il nostro cammino, lasciando una traccia indelebile nelle pieghe della memoria e della coscienza.
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Quanto smarrimento
in un abbraccio
labirinto di corpi
che si fondono.
A volte se ne ha bisogno
ma la bussola
della razionalità
non consentirà
mai di perdersi in esso.
Non capisco quanto possa
avere validità
il sesso
che ha ormai perso la sua unicità
affermazione di un io distorto
dalla molteplicità.
di Alessio Scancella di Pescara
Recensione
I versi affrontano in modo incisivo il conflitto tra desiderio emotivo e razionalità, utilizzando l'immagine dell'abbraccio come metafora di un viaggio complesso e contraddittorio. L'abbraccio, descritto come un "labirinto di corpi", rappresenta un momento di smarrimento in cui si cerca una fusione con l'altro, un bisogno viscerale che però non può sfuggire al controllo della "bussola della razionalità". Questo contrasto tra l'istinto di perdersi nell'intimità e la necessità di mantenere un distacco razionale dà vita a una tensione profonda, che attraversa tutta la poesia. Alessio Scancella, con una scrittura essenziale ma penetrante, mette in evidenza la crisi del sesso nella società contemporanea, descrivendolo come un atto che ha "perso la sua unicità". Il sesso, un tempo visto come un'esperienza unica e totalizzante, ora si rivela svuotato di significato, ridotto a mera affermazione di un "io distorto", frammentato e confuso dalla "molteplicità" delle esperienze. Questa molteplicità non arricchisce, ma piuttosto disperde l'individualità, rendendo il gesto intimo un riflesso meccanico, privo di autenticità. La poesia solleva una critica amara e lucida sulla condizione umana moderna, in cui la ricerca di connessione sembra portare solo a una maggiore alienazione. Il poeta riesce a condensare in pochi versi una riflessione profonda sul disagio esistenziale, dipingendo un quadro di disillusione in cui il bisogno di vicinanza e la paura di perdersi si confrontano in un dualismo irrisolto.
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Sono le quattro.
Accecanti led illuminano la piazza
calda e desolata
in questo luglio infuocato.
Nel luccichio del lastricato
mi perdo - in compagnia di un randagio -
in giochi d'ombra
e fra tigli assetati.
È alta la luna
e l'orologio della piazza
non smette di fissarmi:
abbiamo in comune
il dono dell'attesa.
L'aurora è prossima,
forse.
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di Giovanni Di Lena di Pisticci (MT)
Recensione
Nella quiete di una piazza vuota, il poeta si muove tra luci fredde e accecanti che accentuano il senso di isolamento. Il caldo opprimente di luglio rende la scena ancora più desolata, mentre il luccichio del lastricato sembra riflettere una realtà distorta, un luogo in cui il tempo sembra sospeso. Il poeta si trova in compagnia solo di un randagio, un compagno silenzioso che condivide con lui il vagabondare tra le ombre e i tigli assetati. La luna alta nel cielo osserva la scena, quasi a simboleggiare una presenza eterna e indifferente, mentre l'orologio della piazza diventa una sorta di guardiano del tempo, fissando il poeta e diventando complice in un'attesa silenziosa e carica di significato. Quest’attesa, condivisa con l’orologio, sembra proiettarsi verso un futuro incerto, segnato dall'arrivo dell'aurora, forse portatrice di una speranza o di un cambiamento, ma comunque sempre sospesa nel dubbio e nella possibilità. La poesia coglie l’essenza di una notte in cui la solitudine, la riflessione e l’attesa si intrecciano, creando un’atmosfera densa e quasi tangibile, in cui ogni elemento contribuisce a costruire un quadro complesso.
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Testata: Buonasera
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