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Domenica a Monopoli, tutti venduti i biglietti per i tifosi rossoblù

I tifosi del Taranto

I tifosi del Taranto

Finalmente è campionato. Dopo l’attesa anomala di un agosto dedicato esclusivamente ad esperimenti sul campo ma privato dei primi appuntamenti agonistici ufficiali, dopo aver archiviato senza sussulti la lunga sessione estiva del calciomercato, il Taranto è pronto a debuttare e gettare il simbolico guanto di sfida al cospetto dell’ambizioso Monopoli, nell’affascinante contesa in programma domenica sera, con fischio d’inizio previsto alle ore 20.30, sotto i riflettori dello stadio “Veneziani”. E’ il duello fra due strateghi che si sono avvicendati sulla panchina rossoblu in estate, i quali hanno accettato missioni diverse quanto avvincenti nel relativismo degli obiettivi: Nello Di Costanzo, un maestro del settore, ha raccolto il testimone prematuramente abbandonato da Giuseppe Laterza, artefice prima della sospirata promozione in serie C degli ionici, poi del conseguimento della salvezza diretta in occasione del ritorno sul proscenio del professionismo. L’organico del Taranto è equivalso ad una “tabula rasa”, da ricostruire ex novo, soprattutto dopo l’imprevista emorragia di atleti, veterani o in rampa di lancio, i quali hanno optato per la rescissione anticipata dei propri contratti pluriennali: un’evoluzione quasi drastica che non ha destabilizzato l’opera razionale e competente del nuovo connubio tecnico composto da mister Di Costanzo e dal direttore sportivo Nicola Dionisio. Entrambi hanno meditato sulle metamorfosi del nuovo progetto, riflettendo in sintonia sulla tipologia di pedine da inserire in sistemi tattici versatili, allestendo così una rosa che ha coinvolto giovani talenti emergenti e professionisti esperti quanto desiderosi di riscatto, attraverso una selezione chirurgica, la cui “condicio sine qua non” è stata rappresentata dal criterio della sostenibilità, quindi della fruizione intelligente del tesoretto a disposizione, come dell’alleggerimento del monte ingaggi, della garanzia dell’adozione del cosiddetto “minutaggio” degli under. Discorso diametralmente opposto per Giuseppe Laterza, il quale amministrerà un parco giocatori di primo livello, incentivato dal fiuto del responsabile tecnico Pelliccioni, il quale è riuscito ad incrementare la qualità offensiva con gli arrivi di Simeri dal Bari e di Fella dall’Avellino, così come a consegnare solidità al centrocampo con l’ingaggio in extremis di De Risio, sempre prelevato dalla compagine biancorossa ascesa in cadetteria. L’esordio della nuova competizione coinciderà con il primo esodo offerto dai sostenitori rossoblu, i quali hanno letteralmente polverizzato i 500 biglietti messi in vendita esclusivamente per il settore ospiti dell’impianto monopolitano: come noto, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive aveva certificato il beneplacet per la trasferta libera, catechizzando circa l’incremento del servizio di stewarding ed il rafforzamento dei controlli nelle aree limitrofe di filtraggio. In relazione all’inaugurazione di una fase di calendario piuttosto pingue, l’organo del Viminale si è già espresso sulle successive partite del Taranto: il debutto in casa è in agenda domenica 11 settembre contro il Catanzaro, formazione fra le favorite per il salto di categoria, match caratterizzato da “profili di rischio”, per il quale è stato suggerito di riservare i biglietti ai residenti nella provincia del capoluogo calabrese solo per la porzione di spalti dedicata alla tifoseria ospite. Successivamente sarà in programma il primo turno infrasettimanale: la compagine ionica affronterà a domicilio la Turris mercoledì 14 settembre ma, in attesa dell’analisi delle criticità, le leghe competenti non potranno avviare la vendita dei tagliandi. Per la gara contro i gabbiani biancoverdi, il Taranto non potrà contare su Antonio Ferrara, neo capitano in pectore, e su Giuseppe La Monica, i quali si trascinano in eredità dalla passata stagione un turno di squalifica a testa. Una situazione che potrebbe indurre mister Di Costanzo ad alternare il primo con Vincent De Maria, altro esterno mancino duttile già al secondo anno in forza alla compagine ionica, mentre l’enigma permane in attacco, poiché Tommasini ed Infantino rappresentano i protagonisti over (col secondo da monitorare per un affaticamento muscolare), Hugues Kevin Sakoa è stato tesserato ma attende il visto internazionale per l’ufficialità, per Ismaila Badje occorre aspettare l’esito dell’istanza che annulli gli ostacoli del suo status di extracomunitario (si ipotizza nella prima decade di ottobre) ed il baby Panattoni rappresenta una scommessa. Di Costanzo rifletterà sulle dinamiche in ottica di propulsione, avvalorate dall’estro e dall’eclettismo di Michele Guida, incastonato nella porzione mancina dell’asse nevralgica, ma abile nell’avanzare sulla trequarti e nell’inserirsi al tiro: la formazione rossoblu sa reinventarsi, complice anche il rifiuto di ogni integralismo tattico da parte del trainer di origini romane, il quale sta insistendo sul modulo 3-5-2, che consta di una linea difensiva strutturata su Manetta, Antonini e Granata. In cabina di regia dovrebbero agire Labriola, Provenzano ed appunto Guida, supportati sulle corsie rispettivamente destra e sinistra da Mastromonaco e dal citato De Maria. In porta il candidato sembra essere l’ex Salernitana Russo. Ieri pomeriggio sono state presentate, attraverso il rituale video pubblicato sui canali della società, le altre due maglie della Prima Squadra e le casacche destinate ai portieri. La seconda divisa del Taranto è integralmente blu, sezionata da una fascia verticale, centrale, sottile e rossa, mentre la terza è totalmente gialla. Cromatismi accesi per le tenute dei portieri, precisamene arancione, verde e un giallo solare. I cinque testimonial prescelti sono Labriola, Sakoa, Loliva, Russo e Martorel, i quali si abbracciano di spalle nell’immagine finale.  
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