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Lo sciopero delle Camere Penali

Le ragioni dei penalisti

Tra populismo giustizialista e carcerocentrismo

Le ragioni dei penalisti

L’Unione delle Camere Penali Italiane, ha proclamato l’astensione dalle udienze e da ogni attivita’ giudiziaria nel settore penale per i giorni 7,8,9 febbraio 2024.

Le ragioni sono da ricercarsi in quel malcostume nostrano per cui attraverso una sfrenata ipertrofia normativa, il diritto penale viene usato quale strumento universale per dirimere ogni sorta di conflitto sociale.

Gli strali censori mossi dall’UCPI mirano alla irrazionale moltiplicazione delle fattispecie di reato correlata alla perdurante pretesa da parte del Governo di considerare il sistema penale come la panacea a tutti i mali del Paese.

In tal senso non possiamo che esprimere tutta la nostra perplessità, ritenendo che in tale contegno risieda una della concause del fallimento dell’attuale classe politica, che pur di eludere le proprie responsabilità ricorre all’implementazione degli strumenti repressivi piuttosto che attuare efficaci rimedi tesi alla prevenzione dei reati.

Ed invero, un modello liberale non può fondarsi esclusivamente sulla funzione retributiva della pena, accettando il rischio di gravare eccessivamente sul sistema carcere già al collasso in virtu’ dell’annoso problema del sovraffollamento e dei sucidi (già dieci dall’inizio dell’anno) ad esso inevitabilmente correlati.

Altra criticità, lamentata dai penalisti, attiene al mancato coinvolgimento dell’avvocatura nella fase consultiva prodromica alla produzione legislativa, con frequente assegnazione di tali compiti a commissioni ministeriali che invece risultano formate per larga parte da esponenti della magistratura, spesso portatori di una visione assai distante dalle reali esigenze dei cittadini.

Ed intanto, mentre vi scriviamo, Beniamino Zuncheddu, l’ex pastore sardo condannato all’ergastolo per la strage di Sinnai, viene assolto dalla corte di assise d’appello di Roma dopo aver scontato ingiustamente quasi 33 anni di carcere.

Quello di Beniamino Zuncheddu rappresenta l’ennesimo errore giudiziario, il più “longevo” della storia della (mala)giustizia italiana.

La sua storia dovrebbe far riflettere, ma questo è un paese che troppo spesso dimentica...

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