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Il fatto
21 Aprile 2024 - 07:40
Una cella - archivio
BARI - Una violenta lite tra due detenuti nel carcere di Opera a Milano ha provocato l'omicidio di un uomo nella tarda serata di venerdì. La vittima è Antonio Magrini, 68 anni, originario di Bari e detenuto nel penitenziario lombardo. Il presunto autore dell'omicidio è Domenico Massari, 58 anni, anche lui di Bari e compagno di cella di Magrini.
Secondo le prime ricostruzioni, Magrini è stato colpito alla testa con un oggetto e poi strangolato con la corda di un accappatoio all'interno della loro cella. Magrini era detenuto ad Opera dal ottobre 2023, dopo essere stato condannato per reati legati alla droga. Massari, invece, era stato condannato all'ergastolo nel maggio 2020 per l'omicidio della sua ex compagna, Deborah Ballesio, avvenuto a Savona nel 2020.
Calogero Lo Presti, coordinatore regionale per la Fp Cgil polizia penitenziaria della Lombardia, ha comunicato che il motivo scatenante sembra essere una discussione per motivi banali riguardante la condivisione degli spazi detentivi tra i due uomini. L'autorità giudiziaria ha avviato indagini sull'accaduto.
Lo Presti ha sottolineato i gravi problemi che affliggono il sistema penitenziario italiano, tra cui il sovraffollamento e la carenza di personale, medici, educatori e assistenti sociali, che rendono l'ambiente estremamente difficile e pericoloso per detenuti e personale. Ha chiesto interventi urgenti da parte dell'amministrazione penitenziaria e del governo per risolvere queste criticità.
Mirko Manna, coordinatore nazionale Fp Cgil polizia penitenziaria, ha evidenziato che dall'inizio dell'anno ci sono stati 32 suicidi di detenuti e 4 suicidi tra il personale penitenziario, oltre all'omicidio a Opera. Questi eventi indicano una crisi evidente nel sistema penitenziario italiano. Manna ha criticato le misure finora adottate dall'amministrazione penitenziaria e dal governo, definendole inadeguate, e ha chiesto un confronto costruttivo per migliorare le condizioni nelle carceri italiane e garantire diritti dignitosi per detenuti e personale penitenziario.
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