Cerca

Cerca

Trani

Operazione “Long Vehicle”: sgominata banda di rapinatori di tir nel Barese e nella Bat. Video e dettagli

Sei persone raggiunte da misure cautelari dopo l’indagine dei Carabinieri coordinata dalla Procura di Trani. Il gruppo, con base logistica tra Molfetta e Bisceglie, avrebbe assaltato mezzi pesanti armato di pistole e ricetrasmittenti

Massimiliano Galasso, comandante provinciale dei Carabinieri Bat

Massimiliano Galasso, comandante provinciale dei Carabinieri Bat

Dichiarazioni del Comandante provinciale dei Carabinieri Bat, Massimiliano Galasso

TRANI - Una rete criminale specializzata nelle rapine ai danni di autotrasportatori è stata smantellata dai Carabinieri del Comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani. L’operazione, denominata “Long Vehicle”, ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati ritenuti parte di un sodalizio dedito ad assalti armati lungo le principali arterie della Bat e del Barese.

Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della Procura, riconosce – fatte salve le valutazioni successive – gravi indizi di colpevolezza per i reati di associazione per delinquere, rapina aggravata, sequestro di persona, ricettazione e detenzione illecita di armi. All’esecuzione hanno partecipato, oltre ai Carabinieri provinciali, anche lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, il Nucleo Cinofili di Modugno e il 6° Nucleo Elicotteri di Bari.

L’indagine, condotta tra aprile e giugno 2024, è nata per contrastare la recrudescenza dei reati predatori nella zona e ha permesso di documentare l’attività di una banda ben organizzata, capeggiata da un 48enne di Bitonto. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo utilizzava una base logistica tra Molfetta e Bisceglie, dove venivano pianificati gli assalti. Da qui partivano i veicoli rubati con targhe riciclate o ricettate, pronti per intercettare i tir in transito.

Le modalità d’azione erano sempre le stesse: una vettura civetta individuava il bersaglio e lo segnalava ai complici, che si avvicinavano al camion, minacciavano l’autista con le armi, lo costringevano a fermarsi e lo trattenevano finché non si impossessavano del carico, poi immesso nel mercato clandestino. In un’occasione, lungo la SP238, il colpo sfumò perché nel camion era presente il figlio minore dell’autista.

Grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che a mirate attività di osservazione e perquisizione, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire la catena di comando e il modus operandi del gruppo. Quattro indagati sono stati condotti in carcere, mentre due sottoposti all’obbligo di dimora.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati jammer, ricetrasmittenti, attrezzi da scasso e veicoli di appoggio, strumenti usati per eludere i controlli e ostacolare le comunicazioni delle forze dell’ordine.

Il Comandante provinciale dell’Arma, colonnello Massimiliano Galasso, ha sottolineato che l’operazione “tutela due pilastri della comunità: la libertà del commercio e la sicurezza dei cittadini. Le nostre strade – ha detto – non sono terre di nessuno, ma arterie di lavoro onesto. Continueremo, con discrezione e fermezza, a presidiare il territorio grazie all’impegno costante di uomini e donne dell’Arma”.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori