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Bari

Women for Women against Violence, la mostra per il decennale. Le foto

Alla ex Caserma Rossani l’esposizione che racconta resilienza e rinascita tra violenza di genere e tumore al seno. Ingresso libero fino al 21 dicembre

BARI - È stata presentata, nella Palazzina Comando dell’ex Caserma Rossani, la mostra Women for Women against Violence, realizzata in occasione del decennale dell’iniziativa promossa dall’Associazione Consorzio Umanitas Women for Women against Violence – Camomilla Award. Il progetto, da 5 anni anche programma Rai, nasce per sostenere il contrasto alla violenza di genere e la prevenzione del tumore al seno, unendo impegno sociale, cultura e testimonianza.

L’esposizione raccoglie 21 fotografie firmate dalla fotografa Tiziana Luxardo, che attraverso immagini intense racconta le storie di donne sopravvissute alla violenza o alla malattia oncologica, insieme a volti noti premiati nel corso degli anni con il Camomilla Award, riconoscimento simbolo di solidarietà. La VI edizione del Camomilla Award andrà in onda il 21 marzo, in seconda serata, su Rai Uno.

A spiegare il senso profondo del progetto è stata Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas e ideatrice dell’iniziativa, che ha ricordato come l’idea sia nata da un’esperienza personale di malattia oncologica e da una storia familiare segnata dal tumore al seno. Da quel dolore, ha sottolineato, è maturata la consapevolezza che le cicatrici non appartengono solo alla malattia, ma anche alle donne che hanno subito violenza. Da qui la volontà di raccontare percorsi di resilienza e rinascita, trasformando ogni ferita in un simbolo di forza.

Nel corso della presentazione è stato evidenziato come la mostra metta in luce due forme di violenza che colpiscono le donne: quella che si manifesta attraverso la malattia e quella che arriva dall’esterno, spesso da chi afferma di amare. Storie diverse, ma accomunate da conseguenze psicologiche ed economiche profonde, che rendono difficile per molte donne ricostruire autonomia e stabilità.

Le immagini esposte raccontano abbracci, condivisione, cura e vicinanza, restituendo un messaggio di umanità e sostegno reciproco. Tra le opere più rappresentative, lo scatto dedicato alle sorelle Pitzalis, unite da due drammi differenti ma entrambe segnate nel corpo e nell’anima, impreziosito dalla fotografa con inserti dorati ispirati all’arte giapponese del Kintsugi, che valorizza le imperfezioni come segni di bellezza e rinascita.

La tappa barese della mostra è realizzata con il supporto della LILT – Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, associazione metropolitana di Bari, che affianca l’Associazione Consorzio Umanitas. La presidente Vita Buongiorno ha sottolineato come iniziative culturali di questo tipo consentano di amplificare il messaggio della prevenzione, portandolo fuori dagli ambulatori e avvicinandolo alla cittadinanza. Sulla stessa linea il direttore generale Marisa Cataldo, che ha ribadito il valore dell’arte come strumento di sensibilizzazione e cambiamento, capace di unire la lotta al tumore al seno e quella contro la violenza di genere.

Alla presentazione sono intervenute anche Alessandra Lopez, presidente del Municipio 2 di Bari, che ha richiamato l’importanza di non lasciare sole le donne colpite da qualsiasi forma di violenza, e Krizia Colaianni, fondatrice delle associazioni “La forza delle donne” e “Il sogno”, che ha ricordato come una donna su 3 subisca violenza e come il 75% non denunci per paura di ritorsioni, sottolineando la necessità di parlarne ogni giorno dell’anno.

Le persone ritratte nella mostra sono Nadia Accetti, Alessandro, Barbara Bartolotti, Fanny Cristina Campion, Ilaria Capponi, Giuliana Di Carlo, Maria Pia Dionisi, Donatella Gimigliano, Edy Giordano, Filomena Lamberti, Alessandra Laganà, Elga Magrini, Nicolò Maja, Pinky, Valentina e Francesca Pitzalis, Giulio e Ines Pivetta, Chiara Salvo, Antonietta Tuccillo, Katia Villirillo. Tra i testimonial figurano, tra gli altri, Rosanna Banfi, Alessio Boni, Maria Grazia Cucinotta, Eleonora Daniele, Emma D’Aquino, Antonia Liskova, Carolina Marconi, Patrizia Mirigliani, Francesco Montanari, Gianluigi Nuzzi, Nicoletta Romanoff, Carolyn Smith, Valeria Solarino.

Particolarmente significativo anche il luogo scelto per l’allestimento. La Palazzina Comando della ex Caserma Rossani, insieme alla Palazzina Casermette destinata a ospitare una Community Library, è stata restituita alla città grazie a un importante intervento di rigenerazione urbana promosso dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia, che ha qui insediato il Polo Bibliotecario Regionale. Come ricordato dal direttore del Dipartimento Cultura e Turismo Mauro Bruno, si tratta del primo evento ospitato in quest’area del Polo, pensata per lo studio e la conservazione di archivi di pregio.

L’assessore comunale alle Culture Paola Romano ha evidenziato il valore simbolico della trasformazione dell’ex caserma, da luogo militare a spazio culturale, che oggi accoglie una mostra capace di accendere i riflettori sulla condizione delle donne colpite da tumore e violenza, sottolineando come la violenza di genere non sia una questione femminile ma un tema che riguarda l’intera società.

Accanto a ogni fotografia, una didascalia racconta la storia personale e il percorso di riscatto delle protagoniste. Attraverso un QR code, i visitatori possono inoltre ascoltare direttamente la voce delle donne ritratte, vivendo un’esperienza immersiva e personale. La mostra è visitabile dal 16 al 21 dicembre, con ingresso libero, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Il progetto è finanziato dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’Avviso “Futura. La Puglia per la parità – 3ª edizione”.

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