Luminarie accese: inaugurato il Natale 2025 tra applausi, auguri e polemiche. Le foto

TARANTO - L’accensione delle luminarie in coincidenza con la Festa di Santa Cecilia ha segnato anche quest’anno l’avvio delle festività natalizie. Nelle piazze e lungo le vie del centro si è ripetuto il rito che dà il via alla stagione più attesa dai tarantini, accompagnato da un clima di festa e da una forte partecipazione. Anche se quest'anno il clima è turbato dalla profonda preoccupazione per le decisioni che verrano prese nei prossimi giorni a Roma sul destino dell'ex Ilva. Decisioni che avranno ricadute dirette sulla vita di almeno 15-20mila famiglie tarantine.

Nel suo intervento, il sindaco Piero Bitetti ha descritto Taranto come una comunità capace di rialzarsi e di trovare luce anche nei momenti più complessi. Ha parlato di una città “che sa illuminarsi e illuminare”, richiamando un senso di appartenenza e di fiducia nel futuro. Il primo cittadino ha definito la serata di ieri un abbraccio collettivo da custodire, sottolineando come, a suo dire, lo spirito condiviso delle festività rappresenti una forza che unisce e rafforza l’intera comunità.

Le reazioni sui social, però, hanno raccontato un quadro più articolato. Annamaria ha definito le luminarie “mai viste così squallide e misere”, mentre Roberto ha parlato di decorazioni “da paesino sperduto tra le montagne”. Anche Annalita ha manifestato la propria delusione, ricordando che a suo giudizio l’allestimento dell’anno precedente fosse più ricco.

Non sono mancate, però, voci di segno opposto. Emanuele ha celebrato lo spirito natalizio tarantino con un messaggio di sostegno alla città, Katia ha espresso il suo orgoglio per Taranto e Giorgio, pur non essendo tarantino, ha ribadito il suo affetto per la città. A chiudere, Maria Immacolata ha sottolineato come Taranto resti una città bella, ma spesso poco valorizzata dai suoi stessi abitanti.

L’avvio del Natale tarantino, tra entusiasmo, contrasti e tanta partecipazione, conferma ancora una volta quanto le celebrazioni siano un punto fermo dell’identità cittadina.