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Bari

Lo sport diventa motore di rinascita: due anni di inclusione al Redentore. Le foto

Concluso il progetto “Sport di tutti – Quartieri”, che ha coinvolto oltre 3.000 giovani nel quartiere Libertà grazie a percorsi sportivi, educativi e sociali promossi dall’ASD Redentore 1905 con il supporto di Sport e Salute

BARI - Nel quartiere Libertà lo sport si è trasformato in un presidio di crescita civile e in un terreno comune capace di unire generazioni e culture diverse. Si è chiuso con risultati definiti di grande impatto il progetto “Sport di tutti – Quartieri. Redentore, lo sport che ri-genera sorrisi e vita”, iniziativa che per due anni ha offerto attività gratuite e inclusive a più di 3.000 persone, tra bambini, adolescenti, adulti e famiglie. Finanziato da Sport e Salute SpA, società del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio, il programma è stato sviluppato all’interno dell’Istituto Salesiano S.S. Redentore dall’ASD Redentore 1905 – Salesiani per lo Sport, insieme a Salesiani per il Sociale e alle PGS.

Nel Libertà, quartiere complesso, densamente abitato e caratterizzato da una forte presenza di minori in condizione di fragilità, le attività sportive hanno creato nuovi spazi di legalità e socialità. Ogni giorno più di 200 ragazzi tra i 6 e i 18 anni hanno preso parte ai corsi organizzati nei campi e nelle palestre dell’Oratorio Salesiano, cimentandosi in calcio, basket, pallavolo, karate, boxe, scherma, badminton, danza, ginnastica dolce e fitness. Le iniziative si sono estese anche alla Parrocchia San Girolamo e in diverse aree pubbliche rigenerate, con eventi “on the road” per riportare vitalità e partecipazione nelle piazze del quartiere.

Don Pasquale Martino, direttore dell’Istituto Salesiano Redentore, racconta che l’esperienza ha rappresentato un grande laboratorio di incontro e crescita. Secondo il sacerdote, lo sport ha permesso di condividere disciplina, rispetto delle regole, spirito di squadra e generosità, diventando un ponte capace di superare pregiudizi e difficoltà. “I sorrisi dei giovani coinvolti – ha spiegato – restano il frutto più prezioso di questo cammino”.

Accanto allo sport sono stati attivati doposcuola, percorsi educativi, centri estivi multisport, seminari su salute, alimentazione e inclusione, cineforum e laboratori di co-progettazione per rafforzare la rete sociale del quartiere. Complessivamente, l’insieme delle attività ha coinvolto oltre 3.000 partecipanti tra corsi, eventi, feste dello sport e iniziative di comunità.

Un ruolo decisivo è stato svolto dai percorsi formativi rivolti a educatori, tecnici e volontari, pensati per consolidare lo sport come strumento educativo. Nelle attività sono stati impegnati 12 giovani del Servizio Civile Universale, coordinati da Salesiani per il Sociale, insieme a numerosi volontari che hanno contribuito alla gestione quotidiana delle attività.

La forza del progetto è stata anche la capacità di creare alleanze. Oltre all’Oratorio Redentore e ai Salesiani, hanno partecipato realtà associative e cooperative del territorio, tra cui “Puer Apuliae”, “Laboratorio Don Bosco Oggi”, “Marcobaleno”, “Piccoli Passi Grandi Sogni”, “Origens”, il CNOS-FAP Puglia e le cooperative “Il Sogno di Don Bosco” e “Occupazione e solidarietà”, insieme all’IC Comprensivo Eleonora Duse. Una rete che ha trasformato lo sport in un bene comune, strumento di coesione e volano educativo per il futuro del Libertà.

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